Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  dicembre 01 Sabato calendario

Un decreto del governo riapre l’Ilva • I Riva stanno cercando acquirenti? • In Italia ci sono quasi tre milioni di disoccupati • In alberghi e ristoranti si assume ancora • Israele annuncia più case per i coloni in Cisgiordania e Gerusalemme Est • Sallusti vuole andare in carcere • Il telegramma di Verdi e il frac di Toscanini • Il fondatore di Ikea ha 38 miliardi di franchi svizzeri • Calcio e politica


Ilva Il governo ha varato il decreto che farà ripartire la produzione all’Ilva di Taranto. Un decreto, secondo Monti, che «salva ambiente, salute e lavoro». Per tre anni l’azienda dovrà seguire il percorso di bonifica previsto dall’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) sotto il controllo di un garante del governo. Altrimenti sanzioni: dal semplice richiamo, alla sanzione amministrativa pecuniaria fino al 10% del fatturato annuo, fino all’esproprio.

Garante Il garante durerà tre anni e non percepirà più di 200 mila euro.

Acquirenti Scrivono Mania e Zunino su Rep che «è difficile oggi pensare che i Riva possano sostenere un investimento da 3,5 miliardi di euro (solo per la bonifica) nei prossimi due anni e mezzo». Perciò hanno avviato contatti con potenziali acquirenti dell’Ilva. «Ci sono gruppi cinesi, i brasiliani di Vale (colosso che produce anche il minerale di ferro, fondamentale per l’integrazione con l’Ilva). Qualche segnale è arrivato dai russi di Severstal, che in Italia stanno chiudendo gli ex impianti Lucchini di Piombino e Trieste (non meno di 6mila lavoratori in esubero). E gruppi indiani e i giapponesi di Nippon Steel, forti di una tecnologia all’avanguardia, tanto più necessaria in un impianto che va riorganizzato. Fonti vicine al governo parlano di un interesse del gruppo Mittal, lo stesso che vuole disfarsi dell’impianto francese di Florange, da cui è arrivato il ferro per la Torre Eiffel».

Disoccupazione Dati Istat sulla disoccupazione in Italia. A ottobre è dell’11,1%, contro il 10,8% di settembre: in numeri assoluti ciò significa 2 milioni e 870 mila persone senza lavoro. Tra i giovani che non studiano nella fascia d’età 15-24 anni, la percentuale dei disoccupati è del 36,5, cioè il 5,8% in più rispetto a un anno fa. Donne disoccupate: 12,1%; uomini: 10,4%. I precari sono 2 milioni 877 mila, di cui a termine 2 milioni 447 mila e collaboratori 460 mila. Le donne del sud sono disoccupate al 43,2%.

Assunzioni Dove si assume di più: alberghi e ristoranti (165 mila assunzioni entro il 2012); commercio al dettaglio (47.420); servizi di supporto alle imprese e alle persone (39.970); sanità (27.070). Poi, con poco più di 14 mila entrate a testa, i primi due settori dell’industria: la produzione di macchinari e la metallurgia (Salvia, CdS).

Conoscenze Come si trova lavoro in Italia: solo l’1,5% passa attraverso il canale pubblico dei centri per l’impiego, appena il 3,1% utilizza le agenzie per il lavoro. Il resto trova lavoro grazie alle conoscenze (al Nord il 52,2%, al Sud il 58,2%) (ibidem).

Coloni Dopo il voto Onu sulla Palestina, Israele rende noto che continuerà a costruire sui terreni occupati di Gerusalemme Est e della Cisgiordania. Quasi pronti tremila nuovi alloggi per i coloni, già previsti altri mille (su questo vedi anche Il Fatto del Giorno, etichetta verde qui in alto).

Evasione Il direttore del “Giornale”, Alessandro Sallusti, insiste per scontare in carcere, e non ai domiciliari, i 14 mesi di condanna per diffamazione. Dice che se lo obbligheranno a stare a casa, evaderà. Nel caso in cui uscisse di casa dopo la notifica dei domiciliari, sarebbe arrestato, processato per direttissima, condannato a 6/8 mesi. In più sarebbe ripristinata la pena del carcere per i 14 mesi della diffamazione.

Verdi Mercoledì da Sotheby’s a Londra Eni e Intesa Sanpaolo hanno acquistato per 310 mila sterline (quasi mezzo milione di euro) tre manoscritti di Verdi: le prime pagine del Falstaff, un telegramma ad Arturo Toscanini per l’ottima esecuzione dell’opera alla Scala nel 1899, la partitura dell’Ave Maria per coro. I documenti, ancora in Inghilterra, saranno donati al museo della Scala che già possiede l’originale del Requiem verdiano (Sacchi, CdS).

Toscanini Alla stessa asta il ministero per i Beni culturali ha acquistato per 56 mila euro un importante lotto delle carte di Arturo Toscanini con oltre 25 autografi e le trascrizioni musicali del maestro, tra cui gli inni dell’Internazionale e Star Spangled Banner (saranno conservati temporaneamente a Milano). E in programma c’è un altro appuntamento: l’asta, il 19 dicembre da Bolaffi, di altre reliquie di Toscanini, tra cui il frac, le lettere (una inviata da Adolf Hitler, altre da Richard Strauss), il pince-nez (ibidem).

Svizzeri Il più ricco di Svizzera è lo svedese Ingvar Kamprad, il fondatore di Ikea: patrimonio di 38-39 miliardi di franchi svizzeri. Nella classifica della rivista “Bilan” ci sono anche: l’ereditiero Karim Aga Khan (2-3 miliardi), Margherita Agnelli (1,5-2 miliardi), Carlo De Benedetti (che però ha residenza italiana, 1,5-2 miliardi), i Zegna (1,5-1 miliardo), gli Aponte (Msc, 3-4 miliardi), Perfetti (quelli delle caramelle, 3-4 miliardi), Tina Turner (1,5-1 miliardo) Sergio Marchionne (100-200 milioni) (Jacchia, CdS).

Milan Massimo Moratti sul futuro politico di Berlusconi: «Al Milan è tornato a caccia di nomi grossi. Quindi si ricandida» (a Maltese su Rep).

Inter Moratti avrebbe voluto fare il sindaco di Milano: «Ci ho pensato a lungo. Poi c’era anche la faccenda dell’Inter, non volevo che nessuno pensasse che avevo usato la squadra per fare politica» (ibidem).

(a cura di Daria Egidi)