Rassegna, 30 novembre 2012
Egitto, i principi della sharia diventano legge
• Nonostante le proteste che da giorni scuotono l’Egitto, il presidente Mohammed Morsi ha imposto ieri il voto dell’Assemblea Costituente sulla nuova Carta costituzionale che imprime una svolta decisa all’Egitto verso una Repubblica islamica. Spiega Scuto su Rep: «Dalla Costituente per le pressioni, le minacce e le imposizioni del nuovo potere islamista, da settimane si sono dimessi tutti i membri laici, fra loro anche l’ex segretario della Lega Araba Amr Moussa, il politico liberale Waheed Abdel-Maguid e due cristiani, facendo mancare così il quorum per l’approvazione. Ieri, con una mossa che trascende certamente le sue prerogative Morsi, ha fatto nominare 11 membri supplenti di questa Assemblea per poter raggiungere quota 85 seggi e procedere così a spron battuto all’approvazione dei 234 articoli del testo. La votazione è andata avanti tutta la notte. La bozza riflette in larga misura la visione conservatrice degli islamisti della Fratellanza musulmana, con articoli che gli attivisti dei diritti umani, i liberali e i laici temono che porteranno a restrizioni ai diritti delle donne, delle minoranze e delle libertà civili in generale. L’articolo 2 che fa riferimento ai “principi della sharia” come fonte del diritto non è molto diverso rispetto alla vecchia Costituzione dell’era Mubarak, ma è integrato dall’articolo 219 che definisce quali sono i principi della legge islamica. Secondo il testo questi “principi” riflettono le dottrine teologiche del Corano, della Sunna e i pareri dei primi ulema dell’Islam, visione che apre la strada a un’interpretazione stretta della legge islamica. Un nuovo articolo prevede, poi, che Al Azhar, l’istituzione islamica più rispettata in Egitto, sia consultata su tutte le questioni relative alla sharia, una condizione che secondo i liberali e i laici metterà di fatto la magistratura sotto il controllo dei dotti islamici».