Rassegna, 26 novembre 2012
Bangladesh, brucia fabbrica: 120 morti
• Sabato sera, a trenta chilometri a nord della capitale del Bangladesh Dakka, la fabbrica Tazreen Fashion ha preso fuoco per un corto circuito al pianterreno. Nove piani con macchine vecchie e insicure per produrre T-shirt e felpe, 1.600 operai, soprattutto donne, in turni no stop giorno e notte, clienti come l’americana Wal-Mart, la francese Carrefour, la tedesca Kik per un giro d’affari di 35 milioni di dollari. Nessuna uscita di sicurezza che porti all’esterno. Sono morti almeno in 100, forse 120 per le ustioni e il fumo, altri 12 tra quelli che si sono gettati dalle finestre. Anche l’ubicazione della fabbrica non ha aiutato: tra vicoli troppo stretti per le auto dei pompieri, arrivati peraltro in ritardo, dicono i media locali. Dall’inizio dell’incendio alla fine sono passate 17 ore. Il governo ha dichiarato il lutto nazionale per la più grave «disgrazia industriale» nel Paese. [Zecchinelli, Cds]
• Trentasette dollari, il salario minimo, spesso non rispettato, in Bangladesh. [Zecchinelli, Cds]