Rassegna, 26 novembre 2012
Primarie, Renzi porta Bersani al ballottaggio
• Il primo verdetto, nelle primarie del centrosinistra, è che tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi si andrà al ballottaggio. Il segretario, a meno di metà dello spoglio (3.990 sezioni su 9.232), è al 44,3%, il sindaco di Firenze a 36,2%. Terzo Nichi Vendola, con il 15,2%, poi Laura Puppato (2,9%) e Bruno Tabacci (1,1%). Sono andate a votare tra i 3,5 e i 4 milioni di persone. Mercoledì, tra Bersani e Renzi, confronto su RaiUno.
• Spiega Menicucci sul Cds che «i leader vincono a casa loro: Bersani in Emilia Romagna, Renzi in Toscana, Vendola a Bari. In Lombardia è avanti Bersani, in Piemonte Renzi. La mappa dell’Italia si definisce: il segretario vince al centro-sud, a Roma (col 47%, dato significativo in vista delle primarie da sindaco), Milano e in Liguria, Renzi ottiene buoni risultati nelle Regioni rosse e in Valle D’Aosta. In Veneto è testa a testa».
• Si è subito tornato a discuter sulle regole. Secondo Nico Stumpo, responsabile organizzazione Pd, «giovedì e venerdì si riaprono i termini per le iscrizioni, ma solo per chi dimostra di essere stato impossibilitato a registrarsi al primo turno». I renziani sono sul piede di guerra: «No ad interpretazioni restrittive. Potranno registrarsi tutti quelli che non l’hanno fatto finora». [Menicucci, Cds]
• Renzi che a Firenze è stato costretto a due ore e quaranta di coda prima di votare: operazione conclusa alle 20.10, dieci minuti dopo il termine di chiusura. [Menicucci, Cds]
• Bersani ieri sera si è visto Milan-Juve, prima di parlare alla stampa. [Bertini, Sta]
• Commenti di Bersani dopo il voto: «Giornata strepitosa, non me la si rubi perché l’ho voluta io. Abbiamo fatto un regalo al Paese. Abbiamo vinto, sono stracontento… Berlusconi? Non mi fa paura. Anzi… Forse correre contro di lui può essere anche più facile». [Guerzoni, Cds]
• Commenti di Renzi dopo il voto: «Un doppio abbraccio per Bersani che ha accettato la sfida e ha vinto il primo round. Dicevano che avremmo preso i voti dei delusi della destra: e invece abbiamo vinto nei feudi rossi. È ora di smetterla di accusarci di stare a destra: la realtà è che avevamo tutti i vertici contro e rischiamo di prendere il 40% dei voti del centrosinistra. Ora ce la giocheremo pancia a terra, rispettando Bersani, ma cercando di vincere. Si riparte da zero a zero. Se fossimo a Sanremo avremmo vinto il premio della critica, ma noi vogliamo il festival». [Alberti, Cds]
• Racconta Iacoboni sulla Sta che in Campania «ci sono però casi clamorosamente da rivedere: a Casoria Tabacci (con l’Api del proconsole locale Tommaso Casillo) su 4 mila voti ne ha presi più della metà. Ad Afragola su 1500 voti ne ha presi un terzo. A Caivano s’è pappato 600 voti su 1200; con Api si vola davvero».