Rassegna, 23 novembre 2012
Diffamazione, salva-direttori approvato. Sciopero dei giornalisti
• Il Senato, contro il parere del governo, ha approvato una norma che salva i direttori dal carcere in caso di diffamazione, ma vi manda i giornalisti. Come risposta la Federazione nazionale della stampa ha proclamato una giornata di sciopero totale dell’informazione per lunedì prossimo, Giorno in cui Palazzo Madama prevede di dare il via libera al provvedimento. Sono 122 i senatori, di Pdl e Lega, che hanno votato sì all’emendamento a favore dei direttori proposto dal relatore Filippo Berselli. Contro la proposta hanno votato no in 111, mentre 6 si sono astenuti. Un esito arrivato nonostante il parere tecnico contrario del sottosegretario alla Giustizia Antonino Gullo, e condito da molte polemiche per la presenza dei “pianisti”. [Buzzanca, Rep]
• Ecco che cosa stabilisce esattamente la norma in questione: in caso di concorso nel reato di diffamazione, il direttore o il vicedirettore responsabile è punito con la pena della multa da euro 5.000 a 50.000. La multa è più leggera se non c’è il dolo, ma la semplice carenza di vigilanza: multa da 2.000 a 20.000 euro. Infine, nel caso l’autore dell’articolo diffamatorio sia anonimo, bocciata l’ipotesi cara a Francesco Rutelli di obbligare i direttori a tenere una lista e una contabilità degli articoli non firmati, la legge stabilisce che se l’autore dell’articolo incriminato «sia ignoto o non identificabile ovvero sia un giornalista professionista sospeso o radiato dall’ordine», (vedi il caso di Renato Farina) la multa viene ridotta applicando «la pena da 3 mila a 30 mila euro». [Grignetti, Sta]