Fior da fiore, 21 novembre 2012
Arriva il Redditest • Famiglie che evadono le tasse • Forse il taglio alle province non si farà • Arrestato un cappellano del carcere di San Vittore • Cassa integrazione natalizia per gli operai Fiat • Nella grotta accanto a Gesù il bue e l’asinello non c’erano • Che fine ha fatto la ragazzina di uno spot Perugina? • Bloccato il film che ha vinto il Festival del cinema di Roma
Test L’Agenzia delle Entrate ha presentato il Redditest, il nuovo software che permetterà di capire quanto si è esposti al rischio di un controllo fiscale. Si inseriscono reddito dichiarato e spese effettuate durante l’anno (auto, mutui, palestre, barche ecc.): se entrate e uscite sono compatibili non c’è rischio di controllo fiscale, altrimenti un intervento dell’Agenzia è assai probabile (su questo vedi anche Il Fatto del Giorno, etichetta verde qui in alto).
Famiglie Dato comunicato dall’Agenzia delle Entrate: quasi un milione di famiglie dichiara redditi pressoché nulli, «molte vicini allo zero», ma poi ha spese rilevanti e ricorrenti.
Province Mentre tutti i partiti si sono detti d’accordo sul taglio delle province, in realtà il decreto legge che ne cancella 35 su 86, approvato venti giorni fa, è fermo in commissione Affari costituzionali, al Senato. Dall’approvazione sono scattati i due mesi per la conversione in legge. Ma, considerando il lungo ponte di fine anno, l’operazione va chiusa prima di Natale. Altrimenti il decreto scadrà e di province non ne sarà tagliata nemmeno una. La Lega non ha mai nascosto la sua contrarietà, specie sullo scioglimento anticipato delle giunte, il Pd chiede qualche modifica, ma il vero scoglio sta nel Pdl che ha presentato un documento da mettere ai voti, in cui sostiene che il decreto violi la Costituzione. Se approvato dall’Aula, il taglio verrebbe affossato definitivamente (Salvia, CdS).
Sacerdote Alberto Barin, 51 anni, cappellano del carcere milanese di San Vittore, arrestato per violenza sessuale sui detenuti e per concussione. Pretendeva favori sessuali in cambio di beni di prima necessità (uno spazzolino, sigarette, saponette, un flacone di shampoo) o pareri sulla disciplina dei detenuti (che influivano sulle scarcerazioni per buona condotta). È stato scoperto dopo la denuncia di una delle sue vittime (sei ragazzi, tutti extracomunitari, tra 22 e 28 anni) e l’installazione di videocamere in casa e nel suo studio.
Natale Fiat in cassa integrazione per Natale. Lo stabilimento di Melfi (5 mila dipendenti) si fermerà il 17 dicembre e tra il 21 dicembre e il 13 gennaio. A Cassino la Cig aggiungerà alle festività altri sette giorni di chiusura. A Pomigliano si salirà a 17 (e l’impianto della Panda si fermerà anche dal 26 novembre al 10 dicembre). A Mirafiori si toccherà il massimo: 18 giornate lavorative oltre a quelle di festa. A Grugliasco, invece, 450 dipendenti sono appena rientrati per avviare le linee della nuova Maserati (lancio previsto a inizio 2013, con successivo graduale rientro dei rimanenti 550 lavoratori) (Polato, CdS).
Stella Benedetto XVI, nel libro L’infanzia di Gesù (da oggi in libreria), dice che alla nascita di Cristo ci fu la stella luminosa in cielo: cita la congiunzione di Giove e Saturno e Marte tra l’anno 7 e il 6 avanti Cristo, la data «verosimile» della nascita di Gesù (ci fu un errore di calcolo dell’era cristiana), mentre tavole cinesi nel 4 a.C. descrivono una «stella luminosa». Il bue e l’asinello, invece, non c’erano ma nel presepe possono rimanere lo stesso (Vecchi, CdS).
Bacio La Perugina sta cercando una ragazzina che compariva in uno spot per pagarle i diritti di immagine (vorrebbe riproporre la pubblicità). Nel video, del 1994, la si vede maltrattare l’orsacchiotto della sorellina, che poi per punizione le regala solo un Bacio anziché due come al nonno, che invece è stato buono (Santelli, Rep).
Plasmon Fioravante Palestini, giovane muscoloso scultore della scritta Plasmon nella pubblicità del Carosello, nel 1983 fu fermato con 223 chilogrammi tra cocaina ed eroina. Scontò 25 anni di carcere in Egitto. Oggi Wikipedia lo ricorda come «attore e criminale italiano» (ibidem).
Musiche Forse non uscirà al cinema domani, come previsto, il film E la chiamano estate, vincitore del Festival di Roma. Motivo: la signora Fiorelisa Calcagno Martino, vedova di Bruno Martino autore delle musiche usate nel film, pensa che le canzoni non siano adatte ad accompagnare «scene di sesso sfrenato, multiplo, amori di gruppo, pratiche feticiste, scambi di coppia» e ha bloccato l’uscita della pellicola. Tra l’altro nessuno le ha corrisposto i diritti d’autore (Palestini, Rep).
(a cura di Daria Egidi)