Rassegna, 20 novembre 2012
Gaza, oltre 100 morti sotto le bombe israeliane
• Sesto giorno di combattimenti tra Israele e Hamas. Ieri miliziani palestinesi hanno sparato oltre 100 razzi verso Israele (quelli più minacciosi sono stati intercettati dalle batteria di difesa Iron Dome) mentre l’aviazione israeliana ha proseguito i propri bombardamenti sulla Striscia, giungendo a colpire in sei giorni 1.350 «obiettivi terroristici». A Gaza il bilancio degli uccisi è così giunto a quota 100 (molti dei quali civili), mentre i feriti sono stimati in oltre 700. [Baquis, Sta]
• Al Cairo si è continuato a lavorare a bozze di documenti per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Obama ha chiamato dall’Asia, dove è in tour, il presidente egiziano Morsi per spronarlo a ottenere una tregua da Hamas. Il gabinetto ristretto del governo israeliano si è riunito per valutare una bozza di accordo. Oggi è prevista una visita a Gaza di ministri degli Esteri arabi e della Turchia. [Baquis, Sta]
• Le richieste di Israele per una tregua: una pace d’almeno 15 anni con Hamas; stop al lancio di razzi e al loro contrabbando per i tunnel del Sinai; apertura di Gaza al valico di Rafah (egiziano) e chiusura dei valichi israeliani; diritto di «cacciare i terroristi» a Gaza, se necessario; un Egitto garante dell’accordo. Le richieste di Hamas: stop all’embargo di Gaza e agli omicidi mirati dei suoi leader, estensione della tregua anche alla Cisgiordania di Abu Mazen. [Battistini, Cds]
• Da un primo sondaggio è emerso che l’opinione pubblica israeliana è in sintonia con il premier Benjamin Netanyahu: il 94% giustifica le operazioni militari, il 39 consiglia la prosecuzione ad oltranza degli attacchi aerei, per fiaccare Hamas; il 30 vorrebbe vedere anche un attacco di terra; mentre il 19 manda a dire al governo che è assolutamente il caso di fermare tutte le operazioni militari. [Baquis, Sta]