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 2012  novembre 18 Domenica calendario

Trattative al Cairo? • Vincitori e vinti • Quanto ci è costato lo spread • Obama in Asia • Pacifico • Corsa al centro • Montezemolo scende in pista per Monti • Concorrenza con Casini • Il Pdl e le primarie • Scalfari vuole che nel Lazio si voti prima del 10 marzo • I fischi alla Cancellieri • Le frequenze tv per 300 milioni (ma Berlusconi è escluso) • Le Pussy Riot brave ragazze in cella • Altri fischi al festival di Roma • Le volgarità della Ferrari • Gli scritti giovanili di Proust • All’asta l’archivio Tarkovskij • Robbie Williams sta ingrassando

 

Israele Tutti smentiscono, ma al Cairo sarebbero in corso trattative tra egiziani ed emissari israeliani per un cessate il fuoco a Gaza. Su questo, vedi anche il Fatto del Giorno, etichetta verde qui in alto.

Vincitori e vinti «Qui la sconfitta non è mai totale, la vittoria sempre incompleta, la tensione infinita. Tutte le conquiste e le perdite sono solo marginali e temporanee, mentre i vincitori cadono e gli sconfitti si rialzano» (Clifford Geertz, citato da Caracciolo su Rep).

Spread L’alto livello dello spread è costato in quest’ultimo anno a famiglie e imprese quattro miliardi e mezzo (dati Crif, riferiti da Patucchi su Rep).

Asia Obama partecipa all’East Asian Summit di Bangkok e domani e dopodomani visita Birmania e Cambogia, due paesi che non hanno mai accolto un presidente degli Stati Uniti. In generale il presidente Usa sta cercando di togliere alleati alla Cina, e ci sta riuscendo. Il Vietnam ha messo a disposizione degli americani alcune basi militari, la Cambogia ha chiesto e ottenuto assistenza per dei corsi di addestramento anti-terrorismo (in Cambogia il terrorismo non esiste). Pechino è molto inquieta anche per i 2.500 marines che il Pentagono, d’accordo con quel governo, ha mandato in Australia. Il sentiment dei paesi dell’area – come le Filippine – è comunque favorevole a un’amicizia americana: tutti temono l’espansionismo cinese. Obama tenterà anche di dare inizio a una mediazione tra Pechino e Tokyo per la questione delle isole Senkaky, ricche di metano (Rampini Rep).

Pacifico «Per avere un’idea del mondo che il presidente Barack Obama incrocerà nel viaggio verso il Sud Est asiatico, India e Cina hanno oggi insieme un’economia che pesa meno della metà degli orgogliosi paesi industriali G7. Nel 2060, l’era dei nostri figli e nipoti, l’economia di Pechino e Nuova Delhi varrà più di una volta e mezzo del G7» (Riotta sulla Stampa).

Centro Poiché Montezemolo ha lanciato il suo movimento a Roma (studi della ex De Paolis) puntando al ritorno di Monti a Palazzo Chigi, e in genere si registra un gran traffico nel cosiddetto “Centro politico”, Polito sul CdS si domanda come mai di fatto l’Italia sia sempre stata governata dal Centro, a partire almeno dal 1882. Si risponde così: «La ragione è sempre stata la stessa: la presenza nelle due estreme di “aree di illegittimità”, per usare l’espressione dello storico Giovanni Sabbatucci, e cioè contrarie all’atto fondativo dello Stato. Questo erano nell’800 i radicali, i cattolici e poi i socialisti, nei confronti dell’Italia risorgimentale; questo erano nel ’900 i comunisti e i neofascisti nei confronti dell’Italia democratica e atlantista del dopoguerra. Il Centro era insomma una necessità: dividersi in destra e sinistra avrebbe significato consegnare alle estreme un potere di coalizione eccezionale, incompatibile col governo della nazione».

Sapere «È importante sapere la sera delle elezioni chi governa, ma ancor più importante è saperlo un anno, e due anni, e tre anni dopo». Così, a Roma, Lorenzo Dellai durante il Convegno, indetto dal movimento Italia Futura, “Verso la Terza Repubblica”, nel corso del quale Montezemolo ha detto: «Noi non stiamo più in tribuna, ma scendiamo in campo per la ricostruzione del Paese: Monti può fare il lavoro di ricostruzione in Italia e in Europa meglio di chiunque altro. Ammetterlo non è un segno di debolezza ma un’assunzione di responsabilità. Chi meglio del premier? [Noi siamo qui] per dare fondamento democratico ed elettorale al percorso iniziato dal governo Monti». Da Milano, parlando alla Bocconi, Monti ha risposto: «Nessuno mi domanda impegni e oggi non do nessun impegno». Mentre parlava, giovani dei centri sociali milanesi tumultuavano davanti all’Università.

Scalfari 1 «Casini vuole il Monti-bis, Montezemolo e Riccardi pure. Ma chi si intesterà quell’icona? Chi sarà al timone e chi ai remi? I remi non piacciono a nessuno, il timone piace a tutti ma ce n’è uno solo» (Scalfari su Rep).

Pdl Il Pdl non disputerà le primarie in più tappe, come deciso da ultimo: il voto per le politiche, quasi certo il 10 marzo, non lascia tempo sufficiente. Più probabile un’unica consultazione a metà gennaio. In corsa, finora: Daniela Santanchè, Gianpiero Samorì, Michaela Biancofiore. In forse Guido Crosetto, Giancarlo Galan, Alessandra Mussolini, Giorgia Meloni.

Scalfari 2 Scalfari su Rep insiste perché le elezioni nel Lazio si svolgano prima del 10 marzo.

Cancellieri Al Palazzetto dello Sport di Rimini 1.500 studenti hanno fischiato il ministro Cancellieri, messa sotto accusa per le manganellate con cui la polizia ha tenuto a bada gli studenti mercoledì scorso («reazione spropositata» eccetera). Mentre i ragazzi scandivano “Ver-go-gna”, Cancellieri ha visto innalzarsi sotto i suoi occhi uno striscione con la scritta “Stop violenza polizia”. Per un bel po’ non è riuscita a parlare, poi ha lamentato che non vi fosse un confronto democratico ma «squadrista», una Federica di 23 anni, laureata in Farmacia con 110 e precaria, s’è alzata e le ha detto che l’unico squadrismo era stato quello della polizia (ha poi spiegato a Rep che «è legittimo che i giovani scendano in piazza per riprendersi il loro futuro»), intanto gli studenti chiedevano che sugli elmetti degli agenti fosse sempre presente un numero identificativo, pretesa a cui il sindacato di polizia Sap ha risposto auspicando che si dia reale attuazione alla normativa vigente che «vieta alle persone travisate, ovvero con il volto coperto, di partecipare alle manifestazioni». Il Racis – Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche – ha chiuso il caso dei presunti lacrimogeni lanciati dalle finestre del Palazzo di Giustizia in Roma certificando che si trattava di proietti sparati dal basso e fotografati in ricaduta: «È di tutta evidenza che la traiettoria ondeggiante può essere prodotta solo in fase di ricaduta e non in fase ascendente».

Frequenze Le frequenze tv che un anno fa Berlusconi voleva gratis per sé, andranno all’asta per appena 300 milioni e gli unici soggetti che possono accaparrarsele sono Sky e Rete A (gruppo Espresso). Nessuno dei due, finora, ha manifestato il minimo interesse. Mediaset, Rai e La7 sono state escluse dalla gara (Sideri CdS).

Pussy Le Pussy Riot si stanno rieducando, secondo le “Izvestia” che mostrano foto delle ragazze in divisa da carcerato, capelli tagliati, espressione calma e dignitosa. La Tolokonnikova è detenuta nella colonia penale numero 14, in Mordovia, la Alyokhina nel carcere di Berezniki sugli Urali. Si svegliano alle 6, hanno un’ora di tempo per riassettarsi la stanza, poi cuciono uniformi per la polizia fino alle cinque del pomeriggio. Non si lamentano ma la Tolokonnikova chiede più libri (Natale CdS).

Festival di Roma Fischi e urla hanno accolto la notizia che al Festival di Roma il premio per la miglior regia e quello per la migliore attrice erano andati a Paolo Franchi e Isabella Ferrari per E la chiamano estate, film centrato sui tormenti di un marito che non riesce a far l’amore con la moglie e cerca una soluzione al problema nel mondo degli scambisti (Ferrari nuda, non depilata ecc.: dal palco di Roma ha poi ringraziato la mamma e i figli). Altre polemiche per Larry Clark, che ha vinto il premio per il miglior film con Marfa Girl: non lo manderà nelle sale, ma lo renderà disponibile solo sul web. ««Il Web l’ho voluto io perché chi ha meno di 35 anni vede i film solo sul proprio computer, e poi a Hollywood mi hanno sempre fregato tutti alla grande, dai produttori ai distributori che ti sorridono e poi ti pugnalano alle spalle». Quest’anno si sarebbe venduto il 30% di biglietti in meno rispetto all’anno scorso (Cappelli CdS).

Ferrari La Ferrari ha giudicato volgari non il film o la sua prestazione, ma le battute e gli attacchi subiti nel corso del Festival (intervista con la Manin sul CdS).

Proust Le Editions des Busclats hanno pubblicato gli scritti giovanili di Proust (Marcel Proust Le Mensuel retrouvé) cioè le collaborazioni, firmate con una quantita impressionante di pseudonimi, alla rivista “Mensuel” nel 1890 (Serenellini su Rep). Tarkovskij Il 28 novembre, a Londra, Sotheby mette all’asta l’archivio personale di Andrej Tarkovskij, morto di un cancro ai polmoni nel 1986: centinaia di lettere, appunti, bozze di sceneggiature, fotografie, audiocassette. Prezzo di partenza 80-100 mila sterline, cioè 100-120 mila euro. (Franceschini su Rep). Robbie Williams Robbie Williams dice di avere quarant’anni e invece ne ha 38. Sta ingrassando al punto che l’inchiostro del tatuaggio “L.O.V.E.”, che ha impresso sulle dita di una mano, si sta sgretolando e la scritta sta sbiadendo (Videtti su Rep).