Rassegna, 16 novembre 2012
Multa record per la marea nera della Bp: 4,5 miliardi
• La British Petroleum ha trovato un accordo con gli Stati Uniti e pagherà una multa di 4,5 miliardi di euro per il disastro ambientale causato dall’esplosione della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico nell’aprile 2010. Nell’ambito dell’intesa, soggetta all’approvazione della corte federale Usa, la compagnia petrolifera inglese si è dichiarata colpevole di 14 capi d’accusa per illecito e negligenza, inclusi 11 per omicidio colposo relativi alle vittime dell’incidente. Ma l’archiviazione definitiva del caso appare ancora lontana. L’accordo non include infatti le potenziali multe nell’ambito del Clean Water Act, la legge contro l’inquinamento idrico che prevede sanzioni fra i 1.100 e i 4.300 dollari per ogni barile di grezzo finito in mare (secondo il Washington Post l’esplosione della piattaforma ha provocato la fuoriuscita di quasi 5 milioni di barili di grezzo). Questo significa, scrive il New York Times, che Bp potrebbe andare incontro a nuove sanzioni fino a 21 miliardi di dollari. [Farkas, Cds]