Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Secondo giorno di guerra tra Israele e Gaza. Ieri le vittime accertate sono state 22, 19 tra i palestinesi e tre tra gli israeliani (a Kiryat Malachi), oltre duecento feriti. 380 i razzi lanciati da Hamas, due razzi Fajr-5, di quelli fabbricati in Iran, arrivati a un passo da Tel Aviv. Il governo israeliano ha richiamato trentamila riservisti. Di tregua neanche a parlarne, nonostante le mediazioni di Ue ed Egitto. Oggi arriverà bella Striscia di Gaza il premier egiziano Kandil. [Battistini, Cds]

• Scrive Battistini (Cds): «Dopo lo choc dell’assassinio mirato di Ahmed al-Jabari, la reazione di Hamas – che s’è scelta pure lei un nome per la campagna militare (“Colonna di Fumo” è una citazione biblica dall’Esodo? “Pietre d’argilla”, è una citazione coranica dalla Sura dell’Elefante…) – si fa più mirata e, per gli israeliani, preoccupante. L’aviazione colpisce senza troppi riguardi, fra le vittime anche un maestro palestinese della scuola dell’Onu, quattro bambini, una diciannovenne incinta. I depositi dei razzi restano ben custoditi sottoterra e i tempi sono stretti: la guerra dal cielo potrebbe non bastare, Bibi e il capo della Difesa, Ehud Barak, hanno deciso tutto con pochi fidatissimi, tanto da irritare gli esclusi che (vedi il ministro dell’Interno, Eli Yishai) ora li spingono a una rischiosa, “necessaria operazione terrestre”».

• Era dal 1991 che non suonava l’allarme anti-missili a Tel Aviv. [Scuto, Rep]

• A Tel Aviv abita il 40% degli israeliani, ci sono il ministero della Difesa e il Mossad. Quasi tutte le ambasciate hanno sede qui, dato che la maggior parte degli Stati non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele. [Battistini, Cds]