Rassegna, 15 novembre 2012
Obama e il caso Petraeus: la sicurezza non è a rischio
• Nella prima conferenza stampa dopo la rielezione, Obama ha gettato acqua sul fuoco dello scandalo che coinvolge l’ex capo della Cia David Petraeus e il comandante delle truppe in Afghanistan John Allen: «Non ci sono state violazioni della sicurezza nazionale». [Molinari, Sta]
• Obama ha il problema di scegliere il successore di Hillaty Clinton alla guida del dipartimento di Stato. I repubblicani si sono detti contrari a Susan Rice. I senatori dell’opposizione Lindsey Graham e John McCain hanno assicurato che mai daranno luce verde alla nomina dell’ambasciatrice all’Onu «perché attribuì a una folla di civili un attacco condotto dagli alleati di Al Qaeda». La replica di Obama: «Se vogliono prendersela con qualcuno vengano da me, le critiche a Susan Rice sono vergognose, attaccano lei perché è un obiettivo facile». Riguardo alla successione di Hillary, Obama ha precisato di «non aver deciso» mentre la strategia per tagliare il debito è chiara. «Non estenderò i tagli fiscali di Bush al 2% degli americani, quelli più facoltosi» promette, chiedendo ai repubblicani di «rendersi conto che con le elezioni gli americani si sono espressi anche su questo». Da qui la proposta in arrivo di un aumento di tasse di 1600 miliardi di dollari in 10 anni per super-ricchi e corporation. [Molinari, Sta]