Rassegna, 8 novembre 2012
Le agenzie di rating sugli Usa: pronti al declassamento
• Poco dopo i festeggiamenti di Obama per la rielezione, due delle principali agenzie internazionali di rating, Moody’s e Fitch, hanno avvertito: se il presidente non interverrà subito per stabilizzare debito e deficit di bilancio declasseremo gli Usa togliendo il voto massimo della tripla A. Nel frattempo le finanze di Washington resteranno sotto osservazione, con outlook negativo, così come definito nei mesi scorsi. Spiega Tamburello (Cds): «A preoccupare gli analisti di Moody’s e Fitch è il cosiddetto fiscal cliff, cioè il “precipizio” che si aprirà automaticamente nel bilancio il prossimo 1° gennaio per effetto di scadenze stabilite da tempo, come quella dei bonus fiscali decisi dall’amministrazione Bush e poi confermati da quella Obama. Si tratta di misure che tra tagli di spesa e aumenti di tasse determineranno, in assenza di interventi da parte del Congresso, una riduzione del deficit di circa 600 miliardi di dollari. Una cifra imponente, in grado di provocare un effetto recessivo importante – si parla di oltre il 3% – non solo negli Usa ma in tutta l’economia mondiale che già ha il fiatone per la crescita piatta dell’Europa e il rallentamento dello sviluppo cinese».
• Nel giorno della rielezione di Obama le Borse europee hanno chiuso tutte al ribasso, bruciando 100 miliardi di euro. Colpa delle stime pessimiste della Commissioni europee e delle minacce delle agenzie di rating sugli Usa. Milano la piazza peggiore: -2,5%. L’euro scende ai minimi da due mesi, a 1,274 sul dollaro. [Polidori, Rep]