Rassegna, 8 novembre 2012
L’America sceglie ancora Obama
• Barack Obama è rieletto presidente degli Stati Uniti. Netta la vittoria sul repubblicano Mitt Romney. Obama conquista il 50% del voto popolare contro il 48% di Romney (60 milioni e 459 mila consensi contro 57 e 652 mila). I democratici prevalgono al Senato, i repubblicani alla Camera. Il primo annuncio della vittoria è arrivato poco dopo le 23 locali, su Fox News. Racconta Valentino sul Cds: «Doveva essere una lunga notte, quella dell’Ohio. Dove schiere di legali di entrambi i partiti erano pronte a scendere in campo, per contestare nelle corti ogni scheda, identificazione, voto anticipato. E la prima parte della serata sembrava confermare questo scenario. Soprattutto l’iniziale testa a testa in Virginia e Florida, che segnalava Romney competitivo e ancora pienamente in partita. Poi, il progressivo smottamento verso Obama di molti Stati in bilico: Pennsylvania, Wisconsin, Minnesota, Michigan, New Hampshire. A ogni proiezione, il sentiero repubblicano verso il traguardo dei 270 voti elettorali si faceva più stretto, diventava il ciglio di un burrone quando anche Nevada e l’Iowa si tingevano di blu democratico. È stato allora che l’Ohio, the most central location of the nation, specchio fedele del mosaico sociale, economico e generazionale degli Stati Uniti, ha iscritto Barack Obama nell’esclusivo club dei presidenti rieletti, facendone insieme a Bill Clinton il secondo democratico dai tempi di Truman a vincere un nuovo mandato».
• La vittoria di Obama, appariscente perché avvenuta in tutti gli Stati che erano considerati in bilico eccetto il Nord Carolina, in realtà è stata in molti casi sottile: 52% contro il 47 di Romney in Pennsylvania, 53 a 45 in Michigan. E in Ohio, dove i sondaggi davano il presidente avanti di 5 punti, l’arrivo è stato sul filo di lana: Obama ha conquistato il 50,1%, appena 100 mila voti in più di Romney su 5,2 milioni di schede scrutinate. [Gaggi, Cds]
• Romney ha aspettato un’ora e mezza dalla notizia della vittoria di Obama per chiamare il presidente e congratularsi. «Auguro al presidente, ala first lady e alle loro figlie ogni bene. Questo è tempo di grandi sfide per l’America e prego perché il presidente abbia successo nel guidare la nostra nazione», ha detto il repubblicano, ascoltato in video dalla folla del McCormick. [Valentino, Cds] Romney era così convinto di vincere che non aveva scritto nessun discorso in caso di sconfitta. È salito sul palco di Boston, da solo, e ha parlato solo per cinque minuti: «Le elezioni sono finite, ma i nostri principi restano vivi. Credo nell’America e per questo volevo dare corpo alle vostre speranze di vedere questo Paese governato in modo diverso. Ma la nazione ha scelto un altro leader. Paul Ryan e io abbiamo dato tutti noi stessi in questa campagna. Non è bastato. Mi spiace. Anche per Ann: sarebbe stata una magnifica first lady». [Gaggi, Cds]