Rassegna, 31 ottobre 2012
Regioni, deciso il tetto agli stipendi
• Le Regioni hanno raggiunto l’accordo sulla riduzione degli stipendi, come imposto dal decreto legge sui costi della politica approvato dal governo dopo lo scandalo di Batman-Fiorito nel Lazio. Diceva il decreto che tutte le retribuzioni dovevano essere portate al livello dell’amministrazione virtuosa. Ed ecco la lista che ieri le stesse Regioni hanno presentato al governo: il presidente guadagnerà 7.400 euro netti al mese, comprensivi di tutte le indennità, mentre in alcuni casi oggi arriva a 14 mila. Il modello è quello dell’Umbria. I consiglieri regionali scenderanno a 6 mila euro netti al mese, sempre comprensivi di tutte le voci, mentre oggi possono arrivare anche a 12 mila. Su questa voce il riferimento è l’Emilia Romagna. Per i contribuiti ai gruppi consiliari, proprio la voce che aveva portato al caso Batman, si scenderà a 5 mila euro l’anno per ogni consigliere, con un risparmio che le stesse Regioni calcolano in 40 milioni l’anno. In questo caso il modello è l’Abruzzo. Non tutti sono d’accordo, però. Le Regioni a statuto speciale hanno criticato il decreto e la Valle D’Aosta ha già annunciato ricorso alla Corte costituzionale. [Salvia, Cds]