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 2012  ottobre 30 Martedì calendario

Wall Street chiude per l’uragano Sandy

• Wall Strett da ieri e fino a domani rimarrà chiusa per l’uragano Sandy. Scrive Rampini su Rep: «Il simbolo di questa resa umiliante sono i sacchetti di sabbia davanti alla sede di Goldman Sachs. Onnipotenti sui mercati globali, dove usano tecnologie sofisticatissime come lo high-frequency trading, i banchieri si affidano a una trincea da prima guerra mondiale davanti alla furia degli elementi. Il finanziere Henry Blodget rimane esterrefatto: “Siamo nell’èra digitale, è folle che un uragano su New York chiuda tutte le Borse che servono l’intera America, l’Asia e l’Europa”. La paralisi è totale: New York Stock Exchange, Nasdaq, Bats Global Markets (bond pubblici), nessuno si salva. Nel 1985 l’uragano Gloria aveva provocato una sola giornata di sospensione, 30 anni dopo Wall Street è più vulnerabile».  

• Il racconto di Gaggi (Cds) in giro per una New York semi-deserta: «Prima dell’imbrunire vado a fare un giro in auto nell’East Side. La centrale elettrica che dà luce a Manhattan, in una delle zone più basse dell’isola, è circondata da una trincea di sacchi di sabbia. La Fdr, l’autostrada costiera, è chiusa dal mattino: invasa in parte dall’acqua che tracima dall’East River su cui si scarica la pressione dell’alta marea e dei venti che spingono le onde dentro la baia di New York. Il sindaco Michael Bloomberg torna per l’ennesima volta in tv e parla anche in spagnolo: “È la tempesta del secolo. L’ora delle evacuazioni è finita: adesso tappatevi in casa fino a nuovo ordine”. Torno: strade semideserte, ma supermercati e fastfood ancora aperti, anche se non è rimasto molto da acquistare. Anche i forni di Delizia, la pizzeria sotto casa, continuano a funzionare. Il locale è tappezzato di gondole e torri di Pisa, ma cuochi e camerieri sono tutti messicani. Stanotte dormiranno qui. A tarda sera si moltiplicano le notizie di zone che rimangono senza luce, dal New Jersey a Brooklyn, mentre a Manhattan crolla la facciata in un edificio residenziale vicino al Chelsea Market, sull’Ottava Avenue. Il palazzo rimane in piedi, non è chiaro se ci sono vittime ma nella notte l’ufficio del governatore Andrew Cuomo segnalava cinque morti a New York».  

• «New York è un agglomerato di cinque boroughs (Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx, Staten Island), tutte isole o penisole circondate dalle acque: 700 km di coste per 8,5 milioni di abitanti di cui almeno 200 mila abitano “a livello dell’acqua”. La megalopoli verticale per eccellenza, con la sua skyline di grattacieli, si scopre alla mercè dalle maree come Venezia, precaria come New Orleans». [Rampini, Rep]