Fior da fiore, 28 ottobre 2012
La minaccia di Berlusconi • Il giudizio di Corriere e Stampa • Squinzi si lamenta • Il voto in Sicilia • Le ricchezze di Di Pietro • Crollo in Galleria a Milano • La ripresa in Usa e in Europa • La saga dei Lacoste • Jacob Rothschild compra quadri
Berlusconi Il Fatto del Giorno è dedicato a Berlusconi e alla sua minaccia, dopo la condanna a quattro anni di carcere per i fondi neri Mediaset, di far cadere il governo Monti (etichetta verde qui in alto).
Editoriali Riferendosi alle minacce di Berlusconi (titolo: «Il Paese in ostaggio»), Sergio Romano sul CdS parla di «regolamento di conti». «Ha trasformato una questione personale in una questione nazionale […] ha dimostrato di avere un ego gigantesco, impermeabile a qualsiasi altra considerazione e preoccupazione […] il suo partito, se desidera essere una forza politica nazionale, deve prendere le distanze dal fondatore». Gianni Riotta sulla Stampa (titolo: «Berlusconi fa il Grillo nella villa a sei stelle»): «Tocca adesso al presidente del Consiglio decidere se navigare sotto costa o chiamare la maggioranza a una verifica, senza farsi logorare». Rep oggi non è uscita.
Squinzi Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, ha attaccato il governo che tassa troppo le aziende e con la legge di stabilità ha fatto troppo poco per la ripresa. Propone ancora una volta di abrogare i contributi alle imprese, in cambio di una minore pressione fiscale (specialmente abolendo l’Irap). La platea di giovani imprenditori, che lo ascoltava a Capri, ha accolto gelidamente la notizia che Berlusconi è tornato in campo.
Sicilia In Sicilia si vota fino alle dieci di stasera, 1629 concorrenti per 90 seggi, 10 aspiranti alla carica di governatore, pronostici favorevoli a Nello Musumeci, candidato del centro-destra.
Di Pietro Di Pietro possiede 45 proprietà «tra appartamenti, cantine, garage, terreni, altre 11 sono intestate alla moglie e al figlio maggiore». Alla giornalista Sabrina Giannini di Report (in onda stasera) che lo intervistava sulle sue ricchezze, ha chiesto: «Lei la campagna non ce l’ha?». Le cause per diffamazione gli hanno fruttato «qualche milione» (Menicucci su CdS).
Galleria A Milano, ieri mattina alle undici, sono venuti giù un blocco del soffitto, tre capitelli, pezzi d’intonaco della Galleria Vittorio Emanuele II progettata a fine Ottocento da Giuseppe Mengoni. Nessun ferito. Ci sono altre venature e crepe nella volta. Ipotesi: le piogge degli ultimi giorni, lo sbalzo improvviso dal caldo al freddo, ecc. Sotto accusa i tagli (pubblici e privati) al fondo per la manutenzione (A. Stella CdS).
Ripresa A Venezia, convegno dell’Aspen sulle prospettive di Europa e America. Per l’Europa si prevede «2012 in recessione; 2013 stagnazione; 2014 primi segnali di ripresa» (così sentenzierà il prossimo 7 novembre anche la Commissione europea). Il +2% di ripresa in Usa nel terzo trimestre è giudicato in questo modo da Martin Feldstein: ««Per gli Stati Uniti questo 2% in più di crescita è molto poco. Teniamo conto che un terzo è spesa pubblica collegata a programmi militari e poi c’è un effetto di trascinamento del mercato immobiliare, che però, naturalmente, è un fenomeno che riguarda solo il mercato interno. In conclusione è difficile immaginare un qualche impatto positivo sull’Europa. Anzi, sull’economia americana pende l’incognita del ‘‘fiscal cliff’’, la stretta fiscale che potrebbe arrivare dalla presidenza in combinazione con il Senato. Sulla vostra sponda dell’Atlantico, in Europa, il rischio si chiama ancora ‘‘sostenibilità dell’euro’’, anche se oggi sono un po’ più ottimista e non penso che ci sia più il rischio di una rottura della moneta unica. Una parola merita anche l’Italia per i progressi fatti con il governo Monti, ma ci vorranno forse ancora un paio di anni su questa strada, prima che i mercati possano davvero apprezzare il nuovo corso» (Sarcina, CdS).
Lacoste Michel Lacoste ha venduto il suo 30,3% della Lacoste agli svizzeri di Devanley, gruppo Maus, che già possedeva il 35% del capitale della celebre casa (è quella che vende le magliette col marchio del coccodrillo). Prezzo secondo Le Monde tra 1 e 1,25 miliardi di euro. La sorella di Michel, Sophie, che possiede la parte residua del capitale ed è in guerra col fratello, assicura di avere i mezzi per esercitare il diritto di prelazione entro il mese previsto dalla legge (Mattioli Sta).
Rothschild Jacob Rothschild ha raccontato ad Alain Elkann (Stampa) di aver comprato, attraverso la sua Maddesdon Manor, «due meravigliosi quadri di Giovanni Paolo Panini da un’antica famiglia francese». Avete denari anche per fare acquisti? «Sì. Abbiamo un fondo che ci permette di comprare arte, e inoltre siamo proprietari della cantina Chateau Lafite». Lei immaginava che Lafite sarebbe diventato un business così importante? «Assolutamente no: per 150 anni la società non ha mai dato dividendi e solo adesso, grazie al fatto che i cinesi comprano centinaia di migliaia di bottiglie, è diventato un grandissimo business». La famiglia Rothschild è molto unita? «Diciamo che sono tutti molto vicini, ma anche che tutti competono tra loro. Ad esempio la cantina Chateau Lafite è concorrente di Chateau Mouton, che appartiene a un altro ramo dalla famiglia. E le banche di mio cugino Benjamin competono con quelle dei Rothschild francesi».