Rassegna, 24 ottobre 2012
Legge di stabilità, la difesa di Grilli
• Fra taglio dell’Irpef e altre misure, la legge di Stabilità ha «effetti positivi» per il «99% dei contribuenti». Lo ha detto il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, aggiungendo che il «beneficio medio pro capite è di 160 euro» e può arrivare a 230 per la fascia di reddito fra i 25 mila e i 45 mila euro lordi l’anno. Le sue parole, pronunciate davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, hanno innescato una polemica su dati, tabelle e statistiche che andrà avanti per tutta la giornata. «Non sono d’accordo» dice subito Pier Luigi Bersani che oggi vedrà Mario Monti proprio per parlare del ddl. Secondo il segretario del Pd è «ardito» affermare che la legge «non pesi sulle condizioni di vita degli italiani». E il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini ha fatto sapere che ad avere meno vantaggi dalle scelte del governo saranno le «famiglie con figli» specie se sono piccoli. E che l’aumento dell’Iva, che indirettamente serve a coprire il taglio dell’Irpef, «complessivamente interesserà l’80% della spesa per consumi». Grilli dice invece che riguarda il «50% dei consumi». [Salvia, Cds]
• Il Pd ha ripetuto che la legge di stabilità va cambiata, troppi tagli e sacrifici. «Mi aspetto che il governo – ha avvertito Pierluigi Bersani, che oggi pomeriggio avrà un faccia a faccia con Monti – si renda disponibile a modifiche significative».L’ex ministro Cesare Damiano: se la manovra non viene corretta su Iva, Irpef ed esodati, «potremmo non votare la fiducia, se il governo dovesse porla». [Rosso, Rep]