Rassegna, 18 ottobre 2012
Calciopoli, pagano gli arbitri
• Ieri la sezione regionale Lazio della Corte dei Conti ha deciso che i 14 tra designatori e arbitri coinvolti in Calciopoli dovranno versare un totale di 3,970 milioni di euro nelle casse della Federcalcio per compensarla dei danni che lo scandalo del 2006 le ha procurato. L’esborso più pesante ammonta ad un milione e spetta a Paolo Bergamo, ex arbitro e designatore. Ottocentomila euro per l’altro designatore, Pierluigi Pairetto, e 700 mila per l’ex vice-presidente federale Innocenzo Mazzini, mentre l’ex capo degli arbitri, Tullio Lanese, dovrà versare mezzo milione. Tutti potranno inoltrare ricorso presso le Corti riunite, in un paio di anni si arriverà al verdetto definitivo. Spiega Arzilli (Cds): «Ma già il primo grado farà giurisprudenza. Per la prima volta è stato quantificato il danno recato dallo scandalo, un crollo di credibilità calcolato nel calo delle giocate al Totocalcio e delle scommesse, nella progressiva perdita di appeal del calcio nostrano presso mercati esteri e spettatori. Facendo perno su una sentenza della Cassazione, la Corte dei Conti si è mossa senza aspettare la conclusione del processo di Napoli (ancora non si sa quando si terrà il secondo grado), come da norma di legge».