Rassegna, 17 ottobre 2012
Formigoni: «Alle urne entro Natale»
• Roberto Formigoni, davanti al Consiglio regionale riunito ieri mattina, è stato netto: «Questa legislatura è giunta al termine». E ha spiegato che «si può e si deve andare a votare prima di Natale, o al massimo a metà gennaio». Il governatore ha già avviato le verifiche con il governo e la prefettura e nel giro di due settimane conta di firmare l’atto di fine corsa, forte delle dimissioni che i consiglieri del Pdl gli hanno annunciato: 23 consiglieri pdl su 27 avrebbero già firmato una lettera di impegno in tal senso. Spiegano Cremonesi e Soglio sul Cds: «Data cruciale, il 25 ottobre. Quel giorno, raccontano alcuni formigoniani d’osservanza, arriverà in aula la bozza della nuova legge elettorale: “Se passa, bene. Altrimenti, si andrà al voto con la vecchia”. Sia pure senza impiccarsi a una data, Formigoni dice la stessa cosa: “Approvare la legge elettorale è possibile in due giorni, se la volontà politica c’è”. Altrimenti, “si va al voto con questa legge: il male minore, piuttosto che perdere tempo”. Ma l’election day non consentirebbe un risparmio di 50 milioni di euro? “Lo teniamo presente, ma quattro mesi in più senza governo portano danni miliardari”. Il governatore ha anche replicato al segretario del Carroccio, Roberto Maroni che aveva ammesso: “Fare il presidente sarebbe un onore”. Secco Formigoni: “Ritengo irrituale che il capo di un partito che ha fatto cadere una giunta che ha lavorato bene possa pretendere di essere il candidato”. Di più: “È difficile che la Lega possa esprimere il candidato”».
• Ieri al Pirellone, Assente Nicole Minetti, in congedo per motivi personali, c’è stata la protesta dei consiglieri di centrosinistra che hanno simbolicamente occupato il banco della presidenza e mostrato uno striscione inneggiante alle dimissioni del presidente. I colleghi leghisti, invece, hanno indossato magliette con la scritta: «Mafiosi!! Giù le mani dal Nord». [Cremonesi e Soglio, Cds]