Rassegna, 15 ottobre 2012
Bersani lancia la campagna per le primarie da Bettola
• Con un comizio davanti al distributore di benzina dove ha lavorato per una vita suo padre, nel paese natale di Bettola, nel Piacentino, Pierluigi Bersani ha dato il via alla sua campagna per le primarie del centrosinistra. Racconta la Guerzoni sul Cds: «È il giorno di parlare ai bettolesi perché gli italiani sappiano “chi è questo Bersani”. E il più vero è “questo qua, tra il distributore e l’officina”. Il messaggio è chiaro, è che “la vita reale dei cittadini viene prima di ogni cosa” ed è, questa, l’unica promessa che l’aspirante premier azzarda: “Lo terrò fermo, costi quel che costi. Io favole non ne racconto”. È il giorno di “mettere i piedi nelle radici per far spuntare nuove foglie”. E pazienza se, da Salerno, Matteo Renzi ribalta la metafora: “Per far spuntare foglie nuove è necessario potare i rami secchi, perché ammazzano l’albero”. Rottamare o innovare, questo è il dilemma. “Basta che Renzi — ammonisce il segretario — non sia lui a decidere quali sono i rami secchi e quali i verdi, perché qui siamo un collettivo”. (…) Poi l’aspirante premier mette un punto fermo: “Non è che ogni giorno possono farmi l’esame del sangue per certificare il tasso di montismo, siamo stati noi a mandare a casa Berlusconi e a volere Mario Monti. La destra è scomparsa e vengono a misurarmi il grado di lealtà? No, il cambiamento si misura da cose più profonde”».