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 2012  ottobre 15 Lunedì calendario

L’addio di Veltroni al Parlamento: «Non mi ricandido»

• Ospite su Rai3 di Fabio Fazio, ieri sera Walter Veltroni ha annunciato: «Non mi ricandiderò alle prossime elezioni politiche». È il primo big del Pd a fare un passo indietro dopo l’offensiva rottamatrice condotta da Matteo Renzi. Veltroni però ha assicurato che il sindaco di Firenze non ha influito sulla decisione: «Non ha a che fare con Renzi», ha detto ricordando di aver già dato l’addio alla politica proprio da Che tempo che fa. «Dopodiché — ha spiegato — mi è stato chiesto di fare una cosa alla quale non potevo opporre le mie scelte personali di vita e cioè il candidato alla presidenza del Consiglio. L’ho fatto. 12 milioni di persone hanno votato per me. Nel 2009 ho deciso di dimettermi e sono state dimissioni vere, ma in quel momento ho dentro di me confermato la decisione che oggi ribadisco». «A me — ha chiarito Veltroni — la parola rottamazione non piace perché si rottamano le cose, ma non si possono rottamare le persone, le idee, le storie, i valori, le fatiche che ciascuno ha compiuto. La nostra generazione politicamente ha vinto e ha perso, come tutti», «però questa generazione, anche di dirigenti della sinistra ha portato al governo per la prima volta la sinistra unita e le ha consentito di vincere e governare in tante Regioni, Province e Comuni». Lo stesso Veltroni ha anticipato: «Continuerò a fare politica, ad impegnarmi in quello a cui sempre creduto, cioè l’impegno civile, la battaglia di valori sulla legalità». E ha sottolineato che la sua scelta «non vale per altre persone che è giusto che tornino in Parlamento. Si parla molto di Bindi e D’Alema ma con la rottamazione non entrerebbero persone come Enrico Morando, Pierluigi Castagnetti, Arturo Parisi, persone che fanno del bene al Parlamento». [Piccolillo, Cds]  

• Secondo la Meli (Cds), «è indubbio che, al di là delle sue intenzioni e della sua volontà, la scelta di Walter Veltroni è destinata a mutare il corso delle cose nel Partito democratico. Ed è singolare in questo senso che, seppure per caso, il suo annuncio sia caduto proprio nel giorno del compleanno di quel Pd che lui ha fondato. (…) E adesso tutti si chiedono che cosa farà D’Alema. Perché l’annuncio di Veltroni pone un problema ai maggiorenti di lungo corso del Pd. Per dirla con il giovane onorevole Fausto Recchia “in molti oggi si sentiranno invecchiati”. Bersani spera in suo autonomo passo indietro. Il presidente del Copasir ha ammesso in più di un comizio che due mesi fa aveva pensato di dimettersi ma che poi di fronte “all’aggressione di Renzi” ha cambiato idea. E ora?».