31 luglio 2012
Tags : Angela Merkel
Intervista alla nuova presidente della Cdu • Non si trucca, le viene da ridere se le consigliano di cambiare pettinatura • Scarpe basse e pantofole in cuoio robusto che risalgono all’epoca della Ddr • È pronta a donare gli organi • Ammirazione per Bierhoff, per Steffi Graf, per Mahler e per Henry Kissinger • Non le piace la sua inflessione berlinese
Corriere della Sera, 10 aprile 2000
BERLINO - Angela Merkel, 45 anni, originaria della ex Germania Est, assumerà domani l’incarico di presidente della Cdu, il partito cristiano-democratico travolto dallo scandalo dei fondi neri dell’era Kohl.
Angela Merkel, lei porta un blazer a righe grigio-nere, un paio di pantaloni e una T-shirt. Quanto tempo ha passato davanti al suo armadio prima di decidersi?
«Non molto. Solitamente decido la sera prima cosa mettermi il giorno dopo».
Solo un velo di ombretto, niente rossetto: non si trucca volentieri?
«Insomma, a casa ho più trucchi di quanto non ne usi. Il rossetto lo metto solo quando esco».
Quando è stata l’ultima volta che ha festeggiato per tutta la notte?
«È passato molto tempo. È così che ci si accorge di invecchiare. In compenso ho passato spesso intere nottate al tavolo delle trattative».
Lei ha un’amica del cuore?
«No, ho più amiche. Inoltre ho un ottimo rapporto con mia sorella. Fa la ergoterapista e ha dieci anni meno di me».
Le interessa la Formula 1?
«Per niente. Il calcio sì, però».
Va allo stadio?
«Ogni tanto. Tifo per l’Hansa Rostock e il Bayern Monaco».
Chi le piace tra i giocatori?
«Oliver Bierhoff. Sfortunatamente in questo periodo vedo che nel Milan non è in gran forma».
Altri favoriti?
«L’ex tennista Steffi Graf».
Perché?
«Mi piacciono le persone pacate. Mi piace come Steffi Graf sia riuscita durante la sua straordinaria carriera a superare anche i suoi problemi personali. E come abbia trovato il momento giusto per ritirarsi. Mi sembra che abbia i piedi per terra».
La conosce di persona?
«No, ma mi piacerebbe passare un pomeriggio a conversare con lei».
Ha dei modelli?
«No, ma ci sono persone che mi hanno impressionato profondamente, per esempio Marie Curie, il chimico-fisico francese che fece le ricerche sulla radioattività, e Henry Kissinger. Ho potuto incontrare l’ex ministro degli Esteri americano questa settimana. Da anni era un mio desiderio».
Che musica ascolta?
«Per lo più musica classica, preferibilmente Gustav Mahler. Ma se Bruce Springsteen desse un concerto, andrei anche lì».
Ama ballare?
«Sì, ma come personaggio pubblico molto raramente».
Che cosa la infastidisce nelle persone?
«Troppa loquacità».
E in lei?
«Il mio dialetto berlinese».
Che cosa le piace di se stessa?
«Accetto il mio aspetto esteriore così com’è. In un certo modo ho fatto la pace con me stessa. Ma se potessi cambiare qualche cosa, mi piacerebbe avere capelli folti, forti e poco docili».
Si sottoporrebbe a operazioni di chirurgia estetica?
«Mai e poi mai, non fa al caso mio. E se qualcuno mi dovesse chiedere un consiglio, gli direi di lasciar perdere. Sarebbe meglio cercare una soluzione diversa per vedere chiaro in se stessi. Comunque, si tratta di una decisione che ognuno deve prendere da sé».
A casa sua cosa viene messo in tavola?
«Himmel und Erde (ingredienti: patate schiacciate e purea di mele calda guarnite con cipolle e sanguinaccio fritti, ndr), crauti e puré di patate. Ma posso preparare anche involtini di carni e coscia d’oca. Qualche volta del tonno, marinato nello zenzero e fritto in padella. Dato che ho comunque poco tempo per cucinare, è sempre un’impresa alquanto rischiosa».
Cerca di alimentarsi in modo sano?
«Non come vorrei, la vita politica non aiuta. Si mangia in modo sregolato, spesso molto tardi e questo non giova certamente alla linea. Inoltre bevo tanto caffè, almeno sei tazze al giorno. Se faccia bene o male non lo so, ma sicuramente tira su».
Ogni tanto si mette anche a dieta?
«No, mai».
Quando riesce a rilassarsi al meglio?
«Durante il fine settimana nel mio giardino nella Uckermark».
A che cosa rinuncia adesso durante la Quaresima?
«Solitamente all’alcol, ma quest’anno il proposito non è stato del tutto mantenuto. Le ultime settimane sono state in effetti molto turbolente».
Per lei è più facile rinunciare al vino o alla birra?
«Non sono una gran bevitrice di birra».
Va al cinema?
«L’ultima volta che ci sono andata è stato a novembre, mi piacerebbe vedere Rainman con Dustin Hoffman. Ma c’è solo in videocassetta ed io non ho il video registratore a casa».
Guarda la Tv?
«Raramente. Quando danno La mia Africa, per esempio. Questo film mi commuove ogni volta».
A causa di Robert Redford?
«Sì. Ho veramente un debole per lui. Ma comunque si tratta di un insieme di cose: la storia romantica, l’Africa e Karen Blixen. Mi piace molto la dolce atmosfera del film come quella della vera Africa».
Segue la febbre della borsa?
«Sì, e in via di principio sono d’accordo che molta gente, possedendo delle azioni, possa partecipare allo sviluppo delle società. L’unica cosa che mi preoccupa è che le conoscenze necessarie a valutare le azioni non riescano a stare al passo con questa febbre».
Si è pentita di non aver avuto figli?
«No, non mi sono pentita, ma credo che le persone che hanno dei figli vivano delle esperienze molto belle che io non potrò mai assaporare».
Che viaggio sogna di fare?
«Una vacanza in Sudafrica».
Lei ha un suo motto?
«La goccia scava la pietra».
Donerebbe gli organi?
«Certo. Ma devo ancora farmi registrare come donatore. Sarebbe il caso che me ne occupi».
Le fa piacere se qualcuno l’aiuta a infilarsi il cappotto?
«Mi piace il gesto, ma non me lo aspetto».
Chi prepara la colazione a casa?
«Io, quando ci sono. Spremuta fresca di arance e panini. Solo raramente le uova. Affettati e formaggi piuttosto che marmellata. Cerco sempre di non uscire di casa prima di aver fatto colazione».
Essendo una donna super impegnata, come tiene i contatti con suo marito?
«Cerchiamo di fare colazione insieme».
Che cosa la fa ridere?
«Che mi si proponga una nuova pettinatura».
Spenderebbe 300 marchi (300 mila lire) per un paio di sandali estivi?
«No, con le poche giornate di sole che abbiamo, l’investimento non vale la pena».
Ha delle scarpe con tacco alto nell’armadio?
«Non sono il tipo. Sono una pessima camminatrice, ho bisogno di scarpe comode».
Svolge le faccende domestiche?
«Certamente. I politici d’altronde sono persone normali. Cucino volentieri, ma stirare e lavare i piatti non sono tra le cose che prediligo. Fortunatamente per queste cose ho un aiuto».
Qual è la prima cosa che fa quando arriva a casa?
«Mi infilo le pantofole. Le mie risalgono ancora ai tempi della Ddr, con una suola in cuoio molto robusta. Non giro mai scalza, perché ho paura dei piedi freddi.
Angela Helbing
Bild am Sonntag/ Corriere della Sera. Traduzione: Claudia Ansalone.