Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  luglio 08 Domenica calendario

Reale entità dei tagli di Mario Monti • Giorgio Squinzi, nuovo nemico di Mario Monti • Quanto ci costa aiutare la Grecia e gli altri • Clamorosa partita truccata • Come gioca la Spagna secondo Eugenio Scalfari • In Giappone la carne di balena non va più • Il nome Mario e i bambini sulla ruota • Gabriel García Márquez e l’Alzheimer • Fidel Castro e l’Alzheimer • l’Argentina sta per andare in default • La mostra di Venezia


Tagli 1 Reale entità e reale distribuzione dei tagli decisi da Mario Monti, secondo quanto pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale: 3,7 miliardi nel 2012, 10,5 nel 2013 e 11,2 nel 2014. Cioè su quest’anno ci sono 800 milioni in meno di quelli annunciati. Il taglio sulle spese dei ministeri scatterà solo nel 2013 e sarà di 1,5 miliardi. Idem nel 2014. Monti in conferenza stampa aveva detto: 1,5 quest’anno, 3 miliardi nel 2012.

Tagli 2 «Il decreto legge sulla spending review dice che le amministrazioni pubbliche devono tagliare del 20 per cento l’organico dei dirigenti e del 10 per cento gli altri dipendenti. Ma rispetto a quali numeri di partenza si fanno i tagli? Rispetto agli organici risultanti dall’applicazione “del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138”. E che cosa diceva il decreto 138? Che bisognava tagliare gli organici “in misura non inferiore al 10 per cento di quelli risultanti a seguito dell’applicazione del decreto legge n. 194 del 2009”. E che cosa diceva il decreto 194? Di tagliare gli organici del 10 per cento rispetto alle dotazioni risultanti dalla legge 133 del 2008. E che cosa diceva la legge 133? Di tagliare gli organici del 20 per cento per i dirigenti e del 10 per cento per i non dirigenti» (Giorgio Meletti).

Squinzi
Monti ha adesso un nuovo nemico, del tutto inatteso, il neo presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Squinzi lo ha attaccato parecchie volte in questo primo mese di presidenza e ieri è andato addirittura alla festa della Cgil di Serravalle Pistoiese e dal palco ha dichiarato di essere d’accordo in tutto e per tutto con Susanna Camusso. Ha assegnato al governo un voto tra 5 e 6 e s’è preso parecchi applausi. Ma anche – una volta tanto – una risposta a brutto muso di Monti: dichiarazioni come questa e come le altre – dice il premier - favoriscono l’aumento dello spread, cioè gettano nello sgomento i mercati internazionali, non più sicuri di quello che succede da noi, e ci fanno pagare interessi più alti sui titoli di stato. È seguita una valanga di prese di posizione dal mondo industriale a favore di Monti e contro Squinzi. Calibri grossi: Montezemolo, Tronchetti Provera, Bernabè, il presidente di Assolombarda Meomartini, Scaroni dell’Eni, Guerrini di Rete Imprese Italia (artigiani e commercianti). Squinzi non ha contro-controreplicato e ci si aspetta qualche gesto di riconciliazione con il presidente del Consiglio. In tanti anni, una Confindustria così nettamente schierata contro l’esecutivo non si era mai vista.

Aiuti Aiutare la Grecia, la Spagna, l’Irlanda, il Portogallo ci costerà quest’anno 45 miliardi (lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, al direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli).

Calcioscommesse Tra le partite truccate del calcio-scommesse, un’amichevole Togo-Bahrein disputata nello stadio di Manama nel settembre del 2010 in cui i giocatori del Togo erano attori travestiti da calciatori e accompagnati da attori-dirigenti in abito scuro ecc. (Foschini Rep).

Spagna «Gli spagnoli si schierano su due linee orizzontali di cinque giocatori ciascuna, quando sono sulla difensiva sono dunque in dieci nella loro metà campo ed è difficilissimo aprirsi un varco per gli attaccanti avversari. Ma quando avanzano si muovono sempre tutti insieme e sono in dieci nella metà campo avversaria. Non passano mai la palla in avanti, se la passano orizzontalmente avanzando come una macchina da guerra. Non hanno una o due o tre punte ma ne hanno cinque ed altrettante alle spalle. Vincono così» (come gioca a calcio la Nazionale spagnola secondo Eugenio Scalfari).

Balene In Giappone, negli ultimi due anni, il 75% della carne di balena da mangiare è rimasta invenduta, resta il problema su che fine abbia fatto, nonostante tutto al congresso di Panama city i giapponesi si sono opposti vittoriosamente all’idea di creare nell’Atlantico merridionale (a sud dell’Equatore) una riserva per balene, megattere, capodogli.

Ruote Bambini che in Italia ogni anno vengono abbandonati dalle madri (dette “innominate” e al 70% straniere): 400.

Dementi Jaime García Márquez dice che suo fratello Gabriel è ormai semidemente, dimentica le cose e ha smesso di scrivere l’autobiografia. I due hanno gli uffici sullo stesso pianerottolo, uno dirimpetto all’altro, nella calle San Juan de Dios in Cartagena de Indias (Colombia). Gabriel vive in genere a Città del Messico. Anche la madre Luisa (Ursula dei Cent’anni di solitudine) finì con l’Alzheimer.

Castro Fidel Castro, che compila ormai brevi testi senza luce da massimo 65 parole.

Argentina In Argentina è vietato da venerdì scorso cambiare i pesos in dollari, decisione che gli analisti giudicano annunciatrice di un altro default.

Lista 1
Cose che si ascoltano alla mostra The Small Utopia – Ars Multiplicata: la Ursonate di Kurt Schwitters, i poemi lettristi di Isodore Isou, gli intonarumori di Luigi Russolo, la musica per radio di John Cage. Cose che si vedono: abiti, tazze, stoffe di Kandinskij, Tatlin, Suetin, Malevic, Josef e Anni Albers, Sonia Delaunay, Depero, Balla; l’abito a righe bianconere disegnato nell’atelier di Germana Marucelli; i pattern optical di Vasarely, le sveglie giocose di Munari, i giochi visivi di Soto, le Brillo Boxes di Andy Warhol. Poi, salendo lo scalone, gli orinatoi di Duchamp «e in generale quei suoi ready made, dalle ruote di bicicletta alle pale da neve, che ci raccontano quanto poco gli interessasse l’unicità del pezzo». I modellini dei lavori stipati nelle valigie tipo «la mercanzia di un commesso viaggiatore». (Vettel Sole).

Mercati 1 «I mercati finanziari a termine sul succo d’arancia hanno previsto il tempo in Florida meglio del servizio meteorologico» (Sandel)

Lista 2 Cose che in vendita, e che forse non dovrebbero esserlo, secondo Sandel: sangue umano per trasfusioni, uteri, il secondo figlio (Cina), il diritto di inquinare, il diritto di saltare le code, un’assicurazione sui malati terminali, un future sul prossimo attentato terroristico (Onado Sole)

Economista «L’economista è colui che sa il prezzo di tutto, e il valore di niente» (Oscar Wilde)

Bicicletta «Tolstoj va in bicicletta. Non si mette così in contraddizione con il suo ideale cristiano?» (Cvertkov).

Figli Walter e Cristina Scalco, da San Giorgio in Bosco, nel Padovano, sono andati in vacanza. Hanno 15 figli e si son portati dietro l’ultima nata, Angelica, di 20 giorni. Alla penultima di un anno e mezzo hanno badato i fratelli, il più grande dei quali ha 20 anni.

Oblative “Madri oblative”: quelle che confessano al loro medico di voler lasciare il loro figlio a una famiglia in grado di crescerlo meglio di quanto farebbero loro.

Mangiagalli Il neonato lasciato sulla ruota della Mangiagalli, fatto che non si verificava dal 2007: sette giorni di vita, ben nutrito, un chilo e 700 grammi, tutina colorata, biberon. La madre ha alzato la saracinesca, ha deposto il piccolo, ha riabbassato la saracinesca e a quel punto sono partiti tre segnali verso il reparto. Il fatto che al bambino sia stato dato il nome di Mario conferma l’improvvisa mania per il più comune dei nostri nomi di battesimo, dovuta a Mario Draghi, Mario Monti e soprattutto Mario Balotelli.

Balotelli 1 Sul caso Figo-Balotelli, i bookmakers dànno Balotelli padre a 1.80, Balotelli non padre a 1.90, Balotelli che non fa il test del Dna a 4.

Balotelli 2 Il cronista di Libero Massimo De Angelis segue gli itinerari di Balotelli: Just Cavalli di Milano, tuffo in piscina a Legnano, disco in zona Sempione, McDonald di Concesio, vari giri in Ferrari con gli amici, Gardaland a fare gli scivoli, tour dei locali Sirmione-Desenzano, dalla sorella Abygal a Varese, l’Old Fashion di Milano. «Beve solo analcolici, non fuma, ma la cosa strana è che dà l’idea di non divertirsi mai».

Mario I Mario di tutta Italia sono 810.120, l’1,34% della popolazione (Giordano Giornale).