Rassegna, 9 luglio 2012
Egitto, Morsi riapre il Parlamento
• Con una mossa a sorpresa, il neo presidente egiziano Mohammed Morsi ha emesso ieri un decreto che annulla la sentenza della Corte Costituzionale che ha sciolto il Parlamento, dominato dagli integralisti islamici, lo scorso 15 giugno mentre si stava votando per le elezioni presidenziali. Nelle motivazioni della sentenza il fatto che oltre un terzo di quei parlamentari era stato eletto illegalmente. L’annuncio della presidenza ha spinto la Giunta militare guidata dal maresciallo Mohammed Tantawi a convocare una riunione d’emergenza per decidere come affrontare la sfida di Morsi. Nel caos istituzionale in cui si trova l’Egitto non è nemmeno certo se il decreto di Morsi abbia valore legale o meno, la vecchia Costituzione in vigore sotto il raìs Mubarak è stata annullata lo scorso anno. Spiega Scuto su Rep: «La mossa a sorpresa di Morsi certamente aprirà uno scontro con i generali della Giunta, che hanno formalmente consegnato il potere il 30 giugno dopo aver trascorso 16 mesi al timone dell’Egitto dopo la cacciata di Mubarak. Ma soltanto dopo aver depotenziato il ruolo del presidente, privandolo di molte prerogative come il Bilancio, la Difesa e la politica estera. In quel frangente la Giunta annunciò che, in assenza del Parlamento, i militari si riprendevano il potere legislativo e il controllo nel processo di stesura della nuova Carta. Una manovra che fece gridare a molti – anche fra i liberali e i democratici egiziani – al “golpe istituzionale”. Ma Morsi in quei giorni annunciò che avrebbe rispettato quella sentenza – la Corte è l’unica istituzione ancora in piedi nell’Egitto post-Mubarak – ora da presidente sta cercando di sabotarla».
• Si chiede la Caridi sulla Stampa: «A chi conviene che l’Assemblea del Popolo, a stragrande maggioranza islamica, sia di nuovo in piedi? Di certo conviene allo stesso Morsi, presidente dimezzato, chiuso nel recinto che lo stesso Consiglio militare supremo aveva costruito nelle scorse settimane per blindare il nuovo capo dello Stato e sminuirne il raggio di manovra. Morsi, a questo punto, ha una sponda nel Parlamento, guidato dalla folta pattuglia dei deputati del partito Giustizia e Libertà, la formazione nata dal seno della Fratellanza Musulmana».
• Morsi è il primo Capo di Stato egiziano dalla caduta della monarchia nel 1952 a non venire dalle file delle Forze Armate. [Scuto, Rep]
• Barack Obama ha invitato Morsi negli Stati Uniti a settembre. [Scuto, Rep]