Rassegna, 6 luglio 2012
Tagli per 26 miliardi entro il 2014. Dimezzate le province
• Ecco le novità presenti nel testo approvato ieri rispetto alla prima bozza: - L’Iva. Nella prima stesura l’aumento era solo rinviato al 2013, mentre ora c’è l’impegno a cancellare del tutto l’aumento. - La riorganizzazione delle province. Il taglio sarà più drastico del previsto: saranno dimezzate. Anche se solo tra dieci giorni saranno resi noti i criteri, che saranno definiti con il contributo di proposta delle Regioni. Entro il 1 gennaio 2014 spariscono tutte le province delle dieci città che conquistano il titolo di Area Metropolitana: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. - Dipendenti pubblici. Rimangono inalterati il taglio del personale, dei ticket restaurant, delle piante organiche. In più arriverà una pagella per gli impiegati, che d’ora in poi saranno valutati individualmente. Una volta andati in pensione, non potranno fare i consulenti per il settore pubblico. - Saranno fuse le autority previdenziali Covip e Isvap e abolita la società Arcus. - – Difesa. Cancellata la sforbiciata di 100 milioni agli armamenti e quella da 10 milioni per le vittime dell’uranio impoverito. - Ci sarà poi un’ulteriore decreto sulla spending review che riguarderà «le agevolazioni fiscali e la revisione strutturale della spesa e dei contributi pubblici sulla base della relazione fatta da Amato e Giavazzi», ha fatto sapere Monti. [Giovannini, Sta]