8 luglio 1978
Fermo tutto il calciomercato dopo il decreto di Costagliola
• I contratti di trasferimento dei calciatori sono irregolari. Lo ha deciso ieri il giudice del lavoro di Milano Giancarlo Costagliola: il reato è mediazione di manodopera a scopo di lucro. Oggi comunicazioni giudiziarie a 66 dirigenti di società e della Federazione Italiana Gioco Calcio (FIGC). Tutto il calciomercato è bloccato. L’avvocato Sergio Campana, segretario del sindacato calciatori, dichiara: «Nel calcio c’è del marcio … ma al via saremo tutti puntuali». [Cds 9/7/1978] [Leggi qui tutta da dichiarazione di Campana] [Leggi qui tutti i nomi dei dirigenti imputati]
• Anche il mercato del basket è fermo dopo il decreto di Castigliola perché, come spiega il direttore sportivo della Cinzano, Toni Capellari , si comporta esattamente come il calcio. «Esiste il vincolo e una società che vuole cedere uno dei suoi uomini ad un’altra società non fa altro che mettersi d’accordo con i dirigenti di quest’ultima. Si stipula quindi il contratto e la società cedente rilascia un nulla osta al giocatore. Il contratto viene poi ratificato dalla Lega, tutto ciò indipendentemente dalla volontà dell’atleta» [Cds 9/7/1978]
• Ora è atteso un decreto del governo che definisca il vincolo tra calciatori e società nonché la condizione giuridica del calciatore nel mondo del lavoro (se lavoratore dipendente o bene patrimoniale della società) [leggi qui che cosa succede all’estero]. L’onorevole Franco Evangelisti, sottosegretario alla presidenza del consiglio, ha convocato per martedì 11 luglio 1978 alle 13.45 un vertice a palazzo Chigi con il ministro del Lavoro, Vincenzo Scotti, il ministro del Turismo e lo Spettacolo, Carlo Pastorino, il segretario generale del Coni, Mario Pescante, e il presidente della Federcalcio, Franco Carraro. [Cds 9/7/1978]