Rassegna, 5 luglio 2012
Abu Mazen ordina la riesumazione del cadavere di Arafat
• Il presidente dell’Anp Abu Mazen ha dato ordine di riesumare la salma di Yasser Arafat, dopo le ultimi ipotesi su un suo possibile avvelenamento da polonio radioattivo. Racconta Scuto (Rep): «Una squadra di giornalisti di Al Jazeera è entrata in possesso di documenti classificati, ma soprattutto ha avuto accesso ai risultati e alle analisi che l’Institut de radiophysique di Losanna ha effettuato sugli effetti personali di Arafat che vennero restituiti alla vedova Suha dall’ospedale militare francese. Le analisi hanno accertato la presenza di polonio-210 in misura elevata e anomala nei vestiti, nella inseparabile kefiah del leader palestinese ma anche nel suo spazzolino da denti. I circa 50 medici che lo hanno avuto in cura in quelle quattro settimane di malattia, non hanno mai saputo spiegare le ragioni del repentino deterioramento delle condizioni di Arafat, che all’epoca aveva 75 anni, e della sua morte l’11 novembre del 2004. Le 100 pagine delle conclusioni mediche delle équipe francesi che lo hanno avuto in cura sono un segreto di Stato, ma anche su questo dossier fioccano le indiscrezioni. I campioni di sangue di Etienne Louvet – il nome in codice dato al paziente Yasser Arafat per tutelarne la privacy – vennero analizzati dal Laboratorio tossicologico della Polizia di Parigi, e nel rapporto sono citati diversi veleni che i medici cercarono di individuare nel sangue, ma il polonio-210 non compare sulla lista».
• «(…) Il Polonio-210, altamente radioattivo, si trova in natura in quantità relativamente basse, non dannose al nostro organismo; e se su un qualsiasi paio di mutande i test di Losanna trovano tracce equivalenti a 6,7 mBq (milliBecquerel), in quelle di Arafat il valore rilevato è stato di 180 mBq. Un dato inoppugnabile, dal punto di vista delle conclusioni giudiziarie. A molti un paio di mutande non parrà un reperto cui affidare una sentenza storica, ma quell’indumento e una kefyiah del leader sono stati gli unici oggetti consegnati dalla vedova al dottor Bochud, insieme a un vecchio spazzolino, e di quelli il direttore dell’Istituto di Losanna ha misurato radiazioni e pericolosità». [Càndito, Sta]
• I servizi segreti palestinesi propendono per avvelenamento attraverso gli alimenti o l’acqua. Arafat mangiava poco e rifiutava il cibo cucinato nella Muqata per il corpo di guardia. Le sue guardie andavano in un popolare ristorante di Ramallah a prendere l’unico pasto che consumava durante la giornata. Molti leader arabi hanno nella cerchia di sicurezza “l’assaggiatore” per i cibi e le bevande, ma non Arafat. Il polonio- 210 era probabilmente contenuto nel kebab o nella frutta che Arafat mangiò la sera del 12 ottobre 2004. [Scuto, Rep]
• La tomba di Arafat, nella Muqata di Ramallah. [Scuto, Rep]