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 2012  luglio 04 Mercoledì calendario

Arafat avvelenato con il polonio? Si riapre il caso

• L’emittente araba Al Jazeera ha riaperto il caso sulla morte di Yasser Arafat, avanzando il sospetto che sia stato avvelenato. Si tratta di un’inchiesta durata nove mesi a quasi otto anni dal decesso, l’11 novembre del 2004 nell’ospedale militare Percy, periferia di Parigi. È da quelle corsie che è ripartita l’indagine, dai beni personali del leader palestinese consegnati alla vedova Suha e da lei passati ad Al Jazeera. Le tracce biologiche (sangue, saliva, sudore) rimaste sullo spazzolino da denti e sulla keffiah sono state analizzate nei laboratori dell’Istituto di radiofisica alla clinica universitaria di Losanna. «La conclusione è che abbiamo trovato un livello significativo di polonio 210», spiega il direttore François Bochud. È lo stesso isotopo radioattivo rilevato nel corpo di Alexander Litvinenko, l’ex colonnello dei servizi segreti russi che aveva denunciato le trame cecene ed era morto avvelenato a Londra nel 2006. È un elemento molto raro, che gli scienziati definiscono «esotico»: «Non si può certo preparare in casa». [Frattini, Cds]

• Fino ad oggi gli oltre cinquanta medici che avevano visitato Arafat non sono stati in grado di precisare le cause della malattia fatale i cui sintomi compaiono il 12 ottobre del 2004. La cartella clinica del raìs, 558 pagine più le radiografie, riporta i risultati dei test tossicologici, che non hanno indicato veleni nel sangue. [Frattini, Cds]

• Il caso di Wadi Haddad, tra i leader del Fronte popolare di liberazione della Palestina, morto nel marzo del 1978 con i sintomi della leucemia. Per sei mesi i servizi segreti israeliani avrebbero fatto arrivare al golosissimo Haddad cioccolato belga, un lusso introvabile nell’Iraq di quel tempo. Cioccolato con in più un veleno così sofisticato e così lento nell’azione da non poter essere individuato. [Frattini, Cds]