Rassegna, 3 luglio 2012
Morosini morto per una malattia congenita
• Ad uccidere Piermario Morosini, il giocatore del Livorno morto il 14 aprile in campo durante la partita del campionato di serie B Pescara-Livorno, è stata una «cardiomiopatia aritmogena», una malattia congenita, rara, difficile da diagnosticare e che da trent’anni è la causa della «morte improvvisa» di molti atleti.
È scritto nelle oltre 250 pagine della perizia medico-legale depositata alla procura di Pescara. Nella perizia, firmata dal medico legale Cristian D’Ovidio dell’Università di Chieti, si dice che la patologia era agli inizi del suo percorso e non aveva dato alcun sintomo. Tutti i cardiologi sono concordi nel ritenere difficile, se non a volte impossibile, diagnosticare una cardiomiopatia aritmogena, che può essere congenita, ma si può manifestare dopo diversi anni. Morosini non aveva mai manifestato problemi. [Gasperetti, Cds]