Rassegna, 2 luglio 2012
La Spagna è campione d’Europa. Italia battuta 4-0
• A Kiev la Spagna ha conquistato Euro 2012 battendo nettamente l’Italia per 4-0. Due gol nel primo tempo (Silva al 14’ e Jordi Alba al 41’) e due nella ripresa (Torres al 39’ e Mata al 43’). Gli Azzurri sono sembrati stanchi e statici, fiaccati ulteriormente dagli infortuni prima di Chiellini e poi di Motta, che ha lasciato i nostri in dieci. La Spagna ha dato spettacolo dall’inizio alla fine, anche se in qualche momento, nella prima ora di gioco, un gol avrebbe anche potuto prenderlo. [Monti, Cds]
• È stato Iker Casillas ad alzare la coppa, otto chili di peso, 60 centimetri di altezza, ideata da Arthus Bertrand e realizzata dall’orafo parigino Chobillon, per la prima edizione (1960), un trofeo che nel 2008 ha guadagnato due chili di peso e 18 centimetri di altezza. [Monti, Cds]
• Mario Balotelli, che a fine partita si è buttato sull’erba e si è messo a piangere singhiozzando. [Roncone, Cds]
• Sulla sconfitta dell’Italia scrive Sconcerti (Cds): «Forse avevamo chiesto troppo noi, c’eravamo illusi che fosse la noia l’ultima compagna di viaggio spagnola. Siamo stati invece dominati, con avversari che sbagliavano pochissimi appoggi e avevano più energia. Il mondo resta dunque stabile, la grande novità italiana dei tre registi e del palleggio verticale non ha avuto la forza di diventare religione. Ha dato però abbastanza per poter continuare la sua strada di piccola eresia. Credo sarà un modello molto seguito soprattutto nel calcio delle nazionali dove spesso convivono più specialisti che giocatori di ogni ruolo. Reggerà anche questa Italia che ha 28 anni di media e una nuova generazione che già sta aspettando».
• Fuori dallo stadio di Kiev con 20 grivnie, la moneta locale, si potevano avere entrambe lo gote dipinte di tricolore. [Crosetti, Rep]
• «(…) Quando l’arbitro ha fischiato la fine, e mai parola fu più azzeccata, Balotelli se n’è andato diritto fuori dal campo invece di stringere la mano agli avversari, come vogliono le regole del fair-play. Un addetto della Federcalcio ha cercato di fermarlo, ma lui lo ha allontanato con una leggera spinta, poi è stato l’ultimo a prendersi la medaglia d’argento con un volto pieno di sdegno. Invece è stato molto bello l’abbraccio tra Gigi Buffon e Iker Casillas, i due capitani. Magnifici anche gli applausi dei giocatori spagnoli mentre gli azzurri andavano verso il palco della premiazione, dove Platini ha tenuto la mano di Pirlo tra le sue e gli ha certamente detto quanto lui è grande, e quanto lo apprezza». [Crosetti, Rep]