Rassegna, 28 giugno 2012
Mps chiude 400 sportelli e taglia 4.600 dipendenti
• Monte Paschi di Siena ha presentato ieri il piano di rilancio da qui al 2015. Greco (Rep): «Il piano conferma il nuovo ricorso ai Tremonti bond, in via di richiesta per 3,4 miliardi. Di questi, 1,9 per rimpiazzare il vecchio bond del Tesoro, 1,5 di nuovi fondi per soddisfare l’Eba. La banca s’è impegnata a restituire 3 di quei miliardi al 2015: il programma illustrato dall’ad Fabrizio Viola prevede il rimborso di 450 milioni entro il 2013, altri 1.400 nei due anni seguenti. Una mano la darà anche la riduzione del portafoglio sovrano, perché una fetta cospicua dei 27 miliardi di Btp deprezzati in pancia al Monte scadrà (alla pari, si spera) e non sarà rinnovata. Il miliardo che manca verrà da una ricapitalizzazione senza diritto di opzione. Il management cercherà quindi nuovi soci, e la fondazione Mps, ora al 36,5%, si potrebbe diluire al 20-25%. (…) I costi operativi caleranno da 3,5 a 2,9 miliardi, i costi del personale da 2,19 a 1,89 miliardi. Dei 31mila dipendenti 4.600 usciranno dal gruppo, tra chiusura di 400 filiali (secondo i manager è più conveniente ed efficace che tentare di venderle ora), pensionamenti, rami in uscita (di ieri la cessione di Biverbanca e dei suoi 700 lavoratori a Cassa di Asti, per 200 milioni) e l’esternalizzazione dei servizi informatici del Consorzio Mps, 2.300 persone in “cessione” a Bassilichi».