Rassegna, 28 giugno 2012
Bufera sulle ferie dei deputati
• È scoppiata una polemica perché martedì Fabrizio Cicchitto del Pdl avrebbe detto al ministro per i rapporti col Parlamento Pietro Giarda che se lo possono scordare di far lavorare i parlamentari fino al 12-13 agosto: «Altrimenti trovatevi un’altra maggioranza». Sui social network si sono scatenati insulti e ire contro la casta che difende le sue ferie dorate e contro lo stesso Cicchitto. Poi Giarda ieri ha fatto sapere di stare discutendo della questione con il pd Bressa e il pidielllino Bruno e ha detto: «Stiamo trattando». E qui la polemica è montata ancora di più. Fini è stato costretto a convocare la conferenza dei capigruppo, discussione animata. Alla fine il presidente ha annunciato all’esterno che «dato l’alto numero di decreti in scadenza, i lavori potranno continuare anche ad agosto e, se necessario, anche lunedì e venerdì e in notturna». [Lopapa, Rep]
• «(…) Quel che le comunicazioni ufficiali non lasciano trapelare ma che filtra dai capannelli in Transatlantico è che i deputati avevano previsto di chiudere la saracinesca come ogni anno più o meno giovedì 2 agosto, per rivedersi un mese dopo o giù di lì. Vacanze prenotate, viaggi programmati con famiglie, tutto da rinviare. L’accordo tacito che prende corpo tra i capigruppo, e che condizionerà anche il Senato, prevede lo slittamento di una settimana. Al lavoro fino al 10 agosto, con l’impegno di lavorare – evento eccezionale – anche il lunedì e venerdì pur di archiviare i tredici decreti». [Lopapa, Rep]