Rassegna, 25 giugno 2012
«Se crolla l’euro economia tedesca giù del 10%»
• Il settimanale Der Spiegel ha reso noto uno studio del ministero delle Finanze tedesco in caso di crollo dell’euro. Racconta Lepri (Cds): «L’articolo dello Spiegel, intitolato “Uno sguardo sull’abisso”, è corredato da una serie di dati che confermano indicazioni molto tetre per tutti i Paesi dell’eurozona. In un grafico, una freccia nera indica l’aumento della disoccupazione nel primo dei due anni successivi all’eventuale fine della moneta unica, mentre una freccia rossa indica la contrazione dell’economia. E molti di questi valori percentuali, nei vari Stati, superano la doppia cifra, in particolare per quanto riguarda le nazioni più esposte, come per esempio l’Italia, dove il tasso di disoccupazione salirebbe al 12,3 per cento. Ma anche la locomotiva tedesca, e questo è il vero punto critico dello studio degli uomini di Schäuble, verrebbe pesantemente danneggiata. L’economia della Germania subirebbe una caduta del 9,2 per cento mentre il numero dei disoccupati salirebbe al 9,3 per cento. I senza lavoro supererebbero i 5 milioni, una cifra quasi doppia rispetto a quella attuale. Il ministero della Finanze tedesco non ha smentito né confermato le rivelazioni dello Spiegel».
• Questa settimana, alla vigilia del summit di Bruxelles, il ministro tedesco delle Finanze Schäuble presenterà la nuova legge finanziaria che prevede nel 2013 il pareggio di bilancio. Questo dato era stato anticipato da alcuni istituti di ricerca, che avevano avvertito però nello stesso tempo delle pesanti conseguenze per i conti pubblici tedeschi di un’escalation della crisi europea. [Lepri, Cds]