Rassegna, 22 giugno 2012
Maturità, al classico esce Aristotele
• Ieri seconda prova scritta dell’esame di maturità per circa 500 mila ragazzi. Al liceo classico è uscita una versione di Aristotele, che torna nelle tracce dopo 34 anni. Titolo del brano: Non il caso ma la finalità regna nelle opere di natura, tratto dal De partibus animalium. Versione difficilissima, hanno detto poi la quasi totalità degli studenti. Scrive Zunino (Rep): «Più discusso il giudizio sui due problemi di matematica e le cinque risposte da dare al questionario. Non banali le curve di equazione, ma affrontabili. Meno difficili rispetto alla passata stagione. Al linguistico si sono offerti esercizi di comprensione e produzione in lingua straniera (inglese, francese, spagnolo, arabo e cinese). Al tecnico industriale (indirizzo chimico) si è invitato il candidato a illustrare il processo produttivo di un possibile biocombustibile, all’alberghiero si è chiesto come dovrebbe variare la dieta nelle diverse fasi della vita. Ancora, la crisi e la possibile uscita è stata traccia al turistico, per i periti aziendali e i corrispondenti esteri. Al linguistico si è dovuto parlare di “Smart cities”, le città intelligenti, una fissa del ministro Francesco Profumo. Ancora Aristotele, spunto questa volta in italiano, al liceo psico-pedagogico».
• «La scelta di utilizzare un’opera di Aristotele è nobile, ma tradurre una riflessione scientifica ricca di termini tecnici è cosa difficile, anche perché nelle nostre scuole le traduzioni sono in decadenza» (Luciano Canfora). [Zunino, Rep]