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 2012  giugno 22 Venerdì calendario

Dopo 20 mesi, liberato il velista italiano

• Grazie a un blitz durato un’intera notte, Bruno Pellizzari e la compagna Deborah Calitz sono tornati liberi dopo quasi 20 mesi di prigionia nelle mani dei pirati somali. «Senza che sia stato pagato alcun riscatto», assicurano le autorità di Mogadiscio, che hanno coordinato l’intervento dell’esercito e delle forze di sicurezza somale. Si è così concluso l’incubo del velista italo-sudafricano e della compagna sudafricana, sequestrati il 26 ottobre del 2010 al largo della Somalia. I due, anche se provati fisicamente, sono in buone condizioni di salute: ieri sera sono atterrati a Ciampino «Sto bene, ma sono stanco. È stata molto dura» ha detto Pellizzari al suo arrivo a Roma. [Bresolin, Sta]

• Bresolin sulla Sta ricorda la vicenda di Bruno Pellizzari: «Il velista di origini italiane lavorava come tecnico di ascensori a Durban, in Sudafrica. Ma due anni fa era riuscito a coronare il suo sogno: navigare lungo la costa orientale dell’Africa con la sua Debbie. Lasciato alle spalle il lavoro, i due si erano imbarcati sullo yacht Sy Choizil. Il 26 ottobre del 2010, però, l’inizio dell’incubo. Bruno e Debbie, a bordo dello yacht con lo skipper Peter Eldridge, erano nel canale di Mozambico, al largo della Tanzania. Stavano navigando in direzione sud, dalle Seychelles al Sudafrica, quando furono circondati da due motoscafi. A bordo, dodici pirati somali tra i 16 e i 60 anni, armati. Dopo circa due settimane in mare, lo yacht fu avvicinato da una nave francese, la Fs Floreal. Ci fu una sparatoria: lo skipper fu tratto in salvo dalla nave, Bruno e Debbie usati come scudo dai pirati che riuscirono a portarli a terra. In un primo momento furono trasferiti a Barawe, località somala vicina alla costa, a Sud di Mogadiscio. Il blitz dell’altra notte, invece, sarebbe avvenuto nell’entroterra, nella regione del basso Shabelle. Erano nelle mani degli Shabab, i ribelli islamici somali, gruppo in contatto con i pirati che avevano eseguito il sequestro».

• Pellizzari è il ventitreesimo ostaggio italiano liberato negli ultimi sette mesi: i 17 marinai a bordo delle navi Rosalia D’Amato, Savina Caylin ed Enrico Ievoli, Francesco Azzarà (nel Darfur), Paolo Bosusco, Claudio Colangelo (in India), la turista Maria Sandra Mariani (in Algeria) e Modesto Di Girolamo (Nigeria). Ora restano da liberare i cooperanti Rossella Urru (rapita in Algeria e ora trattenuta tra Mauritania e Mali) e Giovanni Lo Porto (in Pakistan). [Bresolin, Sta]