Rassegna, 21 giugno 2012
Lusi entra a Rebibbia con libri e rosario
• Alle otto e venti della sera Lusi si è costituito nel carcere di Rebibbia con in tasca il «rosario povero» che il padre, morto nel ’96, aveva comprato anni prima a Gerusalemme. Il gip voleva spedirlo a Regina Coeli, ma poi, per «ragioni umane», i suoi legali Luca Petrucci e Renato Archidiacono sono riusciti a portarlo a Rebibbia. [Guerzoni, Cds]
• Nel borsone bordeaux che Lusi si è portato in carcere ci sono Le confessioni di Sant’Agostino, L’ombra del vento di Zafón, regalo dei suoi figli, Sia fatta la sua volontà di George Bernard Shaw e un libro di don Milani dal titolo A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca. [Guerzoni, Cds]