Rassegna, 20 giugno 2012
La Fornero ammette: altri 55 mila esodati da tutelare
• In audizione al Senato Elsa Fornero ha ammesso che ci sono altri 55 mila esodati da «salvaguardare» perché rimasti senza reddito né pensione. Sommati ai 65 mila già coperti dalle risorse del Salva-Italia (5 miliardi fino al 2019), gli esodati ora sono 120 mila per il ministro. Una cifra molto distante dalla soglia indicata dall’Inps lo scorso 22 maggio (390.200), criticata da Elsa Fornero come «parziale» e «fuorviante». Il ministro ha anche annunciato «uno specifico intervento normativo» per estendere la tutela e ha chiesto un «confronto serrato» con Parlamento e parti sociali presso «una sede permanente di monitoraggio». In pratica un tavolo per decidere come intervenire e dove trovare i soldi. Il ministro non cita cifre, ma il nuovo bacino di salvaguardati potrebbe costare fino a nove miliardi. Scrive la Conte su Rep: «Un metodo a “finestre” che consente ora di includere altri 55 mila lavoratori: 40 mila in mobilità ordinaria che maturano i requisiti per la pensione entro la fine del periodo di mobilità (3 o 4 anni), 1.600 dipendenti del settore finanziario che accedono a fondi di solidarietà, 7.400 “prosecutori volontari” e 6 mila “lavoratori cessati entro il 31 dicembre 2011 in ragione di accordi individuali o collettivi”, queste due ultime categorie con il vincolo della pensione entro il 2014. Il governo intende salvaguardare “innanzitutto i lavoratori interessati da accordi collettivi” e quelli che “maturano il diritto entro il 2014 o hanno superato una soglia di età (per esempio 62 anni)”».