Rassegna, 19 giugno 2012
Egitto, in vantaggio il candidato dei Fratelli musulmani
• In Egitto sembra che le presidenziali siano state vinte dal candidato dei Fratelli musulmani Mohammed Morsi. I dati ufficiali arriveranno solo forse oggi. Intanto la giunta militare, al potere da quando è caduto Mubarak, ha introdotto otto emendamenti alla Costituzione da loro varata un mese dopo la rivoluzione con i quali si attribuiscono totale autonomia in materia militare, il controllo del budget, «limitati» poteri legislativi in attesa dell’elezione del Parlamento e, soprattutto, il diritto di veto sulla nuova Costituzione. Scrive la Paci sulla Sta: «I Fratelli Musulmani dopo l’autocelebrazione iniziale hanno gridato al golpe e si sono chiusi nella cabina di comando evitando i media. E non solo per paura della rimonta dell’avversario Ahmad Shafik. La conferma della loro partecipazione alla manifestazione anti-Scaf indetta per oggi da alcuni movimenti rivoluzionari come il 6 Aprile (che ha votato Morsi) farebbe pensare a un riavvicinamento tattico agli antichi compagni di piazza Tahrir più volte traditi durante l’ultimo anno e mezzo».
• Secondo Scuto su Rep il margine fra i due candidati è di poco meno di un milione di voti, sulle circa 25 milioni di schede.