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 2012  giugno 19 Martedì calendario

Grecia verso la grande coalizione

• Il presidente della Repubblica greco, Karolos Papoulias ha dato ieri il mandato di formare un nuovo esecutivo al leader di Nuova democrazia, Antonis Samaras. Il problema principale è che il leader socialista Venizelos insiste sulla necessità di un esecutivo di emergenza nazionale con i quattro maggiori partiti. Compreso dunque il capo dell’opposizione, Alexis Tsipras, che ha già rifiutato a più riprese quest’opzione. E Fotis Kouvelis, segretario di Sinistra democratica (Dimar), ha chiesto dopo il faccia a faccia con il premier incaricato che «si discuta il nome del primo ministro» e che nell’esecutivo ci siano facce nuove. Scrive la Mastrobuoni sulla Stampa: «Molti ieri scommettevano su un epilogo rapido, già entro domani, per un esecutivo guidato da Samaras. E davano per scontata una riedizione della grande coalizione Nuova democrazia-Pasok. Insieme possono contare su 162 seggi, oltre la metà dei 300 che formano il Parlamento ellenico, dunque sulla maggioranza assoluta. Ma sono numeri troppo esili per la duplice, micidiale pressione che il nuovo governo dovrà sopportare nei prossimi mesi. Quindi, se riuscissero a tirare dentro il governo anche Kouvelis, i seggi salirebbero a 179 e il governo navigherebbe in acque più tranquille. L’obiettivo di Samras e Venizelos è questo».

• Formalmente, in base alla costituzione greca il premier incaricato ha tre giorni di tempo per formare un nuovo governo. Poi tocca al secondo partito, dunque a Tsipras. [Mastrobuoni, Sta]

• Scrive Livini su Rep che Samaras, «per allungare la vita al suo governo che nasce già un po’ fragile, non ha altra scelta che negoziare più concessioni possibili dalla Ue. Anche su questo fronte il tempo non è molto. Il Pil nel primo trimestre è sceso del 6,5%, la disoccupazione giovanile è al 54%. E, in assenza di proroghe, entro fine giugno, Atene deve spiegare alla Trojka come farà a tagliare altri 11 miliardi di spese dal bilancio. A metà luglio, senza il via libera alla nuova tranche di aiuti da 31 miliardi, le casse della Grecia saranno vuote. E nessun esecutivo al mondo vorrebbe trovarsi di fronte a un baratro del genere».

• La Grecia è al quinto anno consecutivo di recessione, con un tasso di disoccupazione del 22%. [Mastrobuoni, Sta]