Rassegna, 18 giugno 2012
La Germania: «Ora più tempo per le riforme greche»
• Visto il risultato rassicurante del voto greco, la Germania si dice disponibile a ridiscutere i tempi delle riforme rigoriste imposte ad Atene. Lo ha fatto sapere il suo ministro degli Esteri Guido Westerwelle, alla televisione: «Posso ben immaginare che si riparlerà dell’arco temporale delle riforme». Westerwelle ha aggiunto subito che gli obiettivi delle riforme greche non cambieranno: ciò che Atene ha promesso all’Europa, l’austerità, dovrà mantenerlo, ma «vogliamo che resti nell’euro», il voto sembra confermare che questa è anche la volontà dei greci, dunque si può trattare. La cancelliera Angela Merkel si è congratulata con il vincitore Antonis Samaras e ha detto di aspettarsi che Atene rispetti gli obblighi europei. [Offeddu, Cds]
• Ieri sono state pubblicate alcune indiscrezioni su un piano di Francois Hollande, girato ai principali governi dell’eurozona negli ultimi giorni: 120 miliardi di euro immediatamente disponibili, da giugno a fine anno, per progetti di crescita economica dell’Europa. Riconversione di fondi strutturali, progetti coordinati da una Bei ricapitalizzata per dieci miliardi, in grado di mobilitarne almeno sei volte tanto, project bond. Un corposo piano che la settimana scorsa il presidente francese ha sottoposto a Mario Monti, a Palazzo Chigi, trovando il sostegno necessario per arricchire anche con queste misure, o cifre, le decisioni che il Consiglio europeo dovrà prendere a fine mese. [Galluzzo, Cds]
• Der Spiegel ha parlato ieri di piano per gli «eurobond light» che sarebbe in arrivo anche se non è chiara la base legislativa. Giovedì l’Eurogruppo deve chiudere il salvataggio bancario spagnolo, anomalo, pertanto incoraggiante per la speculazione. [Zatterin, Sta]