Rassegna, 11 giugno 2012
Legislative francesi: socialisti verso la maggioranza assoluta
• Secondo i primi exit poll il primo turno delle elezioni francesi per rinnovare l’Assemblée nazionale hanno visto una vittoria a sinistra. Le percentuali danno il Partito socialista a poco meno del 35%, i Verdi al 5 e il Front de gauche dei comunisti non pentiti al 7. Totale, circa il 46,5%. L’Ump è al 34, il Fn al 14%, molto più delle ultime legislative ma meno del 17,9% raccolto alla presidenziali dalla sua candidata, Marine Le Pen. I centristi del MoDem sono praticamente spariti. L’unica vittoria certa, indiscutibile e del resto ampiamente prevista è quella degli astensionisti: è andato a votare il 57,5% dei francesi. L’astensionismo ha raggiunto il 40%. [Mattioli, Sta]
• Al secondo turno delle legislative francesi si vota nelle circoscrizioni dove nessun candidato ha ottenuto almeno la metà più uno dei voti. Al ballottaggio vanno i primi due classificati e tutti i candidati che abbiano ottenuto almeno il 12,5% dei suffragi, calcolati però sul numero degli iscritti e non su quello dei votanti. Visto l’astensionismo record, questo significa che per andare al ballottaggio bisogna aver ottenuto, a seconda dei collegi, dal 19 al 21%. [Mattioli, Sta]
• Fa notare Mattioli sulla Stampa che «tutti i ministri sono o stati eletti al primo turno o lo saranno al secondo, scampando quindi alla regola ribadita dal premier Jean-Marc Ayrault: chi è battuto si deve dimettere. Ma il caso più strano è quello di Ségolène Royal a La Rochelle, dove il cacicco locale del Ps, Olivier Falorni, si è candidato contro di lei prendendo appena il 3% di meno (32 a 29). Quindi al secondo turno il ballottaggio sarà fra i due socialisti. L’Ump ufficialmente raccomanda ai suoi elettori di astenersi; in realtà farà votare Falorni per fare un dispetto a Ségolène».