Rassegna, 15 giugno 2012
Pizzarotti debutta a Parma: primo consiglio comunale
• A Parma ieri c’è stato il primo consiglio comunale del nuovo sindaco grillino Fedrico Pizzarotti, che è sembrato molto emozionato, ha detto di «sentire il peso» della carica e ha esordito con «Abbiate pazienza, stiamo imparando, siamo dei remigini». Racconta Alberti sul Cds: «Benvenuti nell’era Pizzarotti. Dove non c’è nulla di scontato, a partire dal protocollo. La giunta c’è e non c‘è. O meglio, ce n‘è un pezzo: quattro assessori (bilancio, attività produttive, ambiente e sport) e c’è anche una vicesindaco, Nicoletta Paci, con delega alla scuola. Ne mancano ancora tre di assessori, ma, a dispetto di chi gli sta addosso, Pizzarotti, per nulla rock, sceglie i lenti: “Il tempo impiegato è stato quello necessario – spiega –. La scelta degli altri componenti della giunta verrà fatta quando troveremo le competenze e i valori che cerchiamo”. Monolitica la truppa consiliare: 20 grillini, maggioranza inattaccabile, molti professionisti, quasi tutti laureati, età tra i 21 anni e 50 anni, molto motivati».
• «Le gaffe non sono mancate, era scontato. C’erano difficoltà persino con i tasti per votare. “Facciamo un’altra prova che siamo tutti remigini (cioè alunni di prima elementare, ndr)”, diceva il consigliere anziano Nicola Dall’Olio del Pd. Pizzarotti ha preso la parola per il discorso programmatico introducendosi con un agghiacciante “salve a tutti” (avrebbe dovuto ringraziare il “signor presidente” del Consiglio), e a Elio Ubaldi, ex sindaco di centrodestra, calava una cera scandalizzata da signorina Rottenmeier. E poi, a ogni sillaba, partiva il frenetico applauso, vietatissimo, e sui banchi della minoranza cercavano imploranti lo sguardo del presidente Vagnozzi, infine informato dei suoi doveri di buttafuori». [Feltri, Sta]