Rassegna, 15 giugno 2012
Patto tra Monti e Hollande per la crescita
• Francois Hollande è volato a Roma per parlare con Mario Monti soprattutto di europa. Dopo circa un’ora e mezzo di colloquio i due si sono presentati in conferenza stampa per dire che è fondamentale puntare sulla crescita e che l’euro non è ancora fuori pericolo. Scrive Galluzzo (Cds): «Roma e Parigi la pensano allo stesso modo sui project bond, “bisogna che gli importi siano adeguati”, scandisce Hollande, lasciando intendere che come Monti ritiene che non si debbano varare progetti pilota, come vorrebbe la Merkel, ma decisi e massicci investimenti europei. È d’accordo con il premier anche sullo scomputo di alcuni investimenti dalle regole di bilancio europee: “Ci vuole una classificazione più flessibile delle spese degli Stati”. Aggiunge, il premier italiano, che “quello fatto per affrontare la crisi non è poco, anche se non sufficiente”. Il riferimento è agli aiuti, da ultimo, al settore bancario spagnolo. È dunque scontato constatare che “l’euro non è al riparo”. È un “momento cruciale – conclude – per il mondo e per l’Unione Europea”».
• «Gli eurobond, così a lungo osteggiati da Angela Merkel, vengono derubricati da Parigi nell’ambito delle misure di medio lungo termine, su un orizzonte di alcuni anni. A breve termine la Francia è pronta invece ad accettare altre soluzione come gli eurobill, strumenti adatti a mutualizzare il debito di maturità inferiore a un anno; oppure la proposta tedesca della creazione di un Fondo europeo di redenzione (Erf), nel quale confluisca l’importo dei debiti pubblici degli Stati dell’Eurozona per la parte eccedente il 60% del Pil. Soprattutto, Parigi torna a parlare della necessità di dotare la Bce della licenza bancaria, vecchio cavallo di battaglia francese che torna di attualità “perché per fortuna le rigidità dottrinarie sono ormai messe da parte”». [Montefiori, Cds]
• Alla domanda sul tweet della compagna Valérie Trierweiler contro Ségolène Royal, il presidente Hollande ha preferito non rispondere. [Cds]