18 giugno 1982
Tags : Roberto Calvi
Calvi ucciso per strangolamento
• Una perizia svolta vent’anni dopo sui resti del corpo di Calvi, conservati all’Istituto di medicina legale di Milano, ha stabilito che con tutta probabilità il banchiere è stato ucciso per strangolamento in un cantiere-discarica distante un centinaio di metri dal ponte dei Frati neri, e successivamente portato sul Tamigi. «Quanto ai sassi delle tasche, dalle analisi micromorfologiche e microchimiche i periti concludono che le mani di Roberto Calvi non le toccarono mai. Così come non toccò l’impalcatura alla quale fu trovato appeso: nessuna particella di quel ferro pieno di ruggine, né di vernice gli rimase sotto le unghie dove invece i periti hanno rinvenuto tracce di magnesio, presente nelle pietre verdi, dette anche serpentine: materiale usato nell’edilizia e sparso in abbondanza in quel cantiere-discarica». [Virginia Piccolillo, Cds 25/10/2002]