18 giugno 1982
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Mattoni nelle tasche del vestito grigio
• In realtà è Roberto Calvi, il corpo appeso con una corda arancione a un traliccio sotto il Blackfriars Bridge. «Indossa un vestito grigio, panciotto bianco, due paia di mutande bianche, una sull’altra, una camicia a righe blu, scarpe sportive e calze nere. Non ha cravatta né cintura, la giacca è abbottonata storta, gli occhi sono aperti, il viso è gonfio di ecchimosi. Ha mezzo mattone nella parte anteriore dei pantaloni, sotto la patta ancora allacciata, un quarto di mattone nella tasca destra dei pantaloni e uno nella tasca sinistra. Undici libbre e sei once di mattoni. Ha indosso un portafogli con 54 mila lire, 20 scellini e 23 milioni tra franchi svizzeri, dollari e sterline». [Giuseppe D’Avanzo, Rep. 18/4/1992] L’orologio che porta al polso, un Pathek Philippe, è fermo sulle 1 e 52.
• Il crac dell’Ambrosiano è di almeno 2 mila miliardi delle vecchie lire.
• All’inizio Londra sposa la tesi del suicidio di un uomo disperato. Poi anche Scotland Yard riaprì il caso concludendo che quello di Calvi era un omicidio premeditato in ogni dettaglio, dall’esecuzione fino alla macabra messinscena finale. [Sole 15/1/2006]