Rassegna, 7 giugno 2012
Il Senato salva De Gregorio dal carcere
• Il Senato ha ribaltato il verdetto della giunta per le autorizzazioni a procedere e ha salvato dal carcere il senatore del Pdl Sergio de Gregorio, accusato, fra le altre, di riciclaggio di denaro sporco nell’ambito dell’inchiesta sul faccendiere Valter Lavitola. Un verdetto senza appello: 169 voti contrari al carcere, 109 quelli a favore, 16 gli astenuti, che per le norme di Palazzo Madama, equivalgono a voti contrari. In ogni caso: i conti non tornano. I calcoli fatti da Arachi sul Cds: «Non tornano i conti con le dichiarazioni di voto fatte dai gruppi nell’aula del Senato. I risultati aritmetici sono poi stati stravolti da una votazione a scrutinio segreto chiesta (e ottenuta) da Gaetano Quagliariello, vice presidente vicario del Pdl. Non tornano i conti perché a dichiararsi a favore dell’arresto sono stati il Pd, l’Idv e anche la Lega e a metter giù le somme aritmetiche dei gruppi il risultato è circa una quarantina di franchi tiratori. Le invettive contro questa votazione sono partite subito dopo i calcoli matematici. Pd e Idv, all’unisono, hanno parlato di “vergona del Senato”».
• «Non festeggio, non ho nulla da festeggiare – ha dichiarato De Gregorio – ma ho notato questo voto forte, deciso, una presa di coscienza che gli arresti non devono essere comminati senza motivo. Qui la custodia cautelare sarebbe stata ingiusta». [Custodero, Rep]