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 2012  giugno 06 Mercoledì calendario

Le confessioni del maggiordomo del Papa

• L’ex maggiordomo del Papa Paolo Gabriele ieri è stato interrogato e ha offerto la sua piena collaborazione. Per questo gli potrebbe essere concesso il confino, con il rischio però che scappi, poiché la Gendarmeria vaticana non può svolgere alcun compito di polizia in Italia. Ansaldo su Rep: «L’interrogatorio ieri è durato dalla mattina alla sera. ’ emerso il profilo di un uomo che, pur appartenendo alla famiglia pontificia, era solito parlare molto. Troppo. Aveva contatti dentro e fuori la Città leonina, e interloquiva con cardinali, monsignori, amici e giornalisti. Si intratteneva nei bar fuori dal Vaticano, lasciandosi andare a confidenze sul Papa e su quanto accadeva nell’Appartamento. In più, era solito fare fotocopie di tutto quello che gli passava nelle mani. E fra i documenti trovati in casa, non poche risultano le carte gestite dal segretario particolare di Benedetto, monsignor Georg Gaenswein. L’ex cameriere rischia, a seconda dei reati contestati, che vanno da furto aggravato ad associazione a delinquere fino a rivelazione di segreto politico, da 1 a 8 anni di carcere. Ma si parla già molto della grazia che potrebbe in teoria ricevere dal Papa. Gli esperti fanno notare che il perdono potrebbe giungere in qualsiasi momento, anche se di norma vengono espletati prima tutti i gradi di giudizio».

• In Vaticano si applica il codice di procedura penale del 1913 e a Gabriele è stata sollevata l’imputazione di furto aggravato in quanto reato commesso da persona che frequentava abitualmente l’abitazione del derubato (il Papa). Cioè, abuso di fiducia. [Galeazzi, Sta]

• Al Momento Gabriele si trova in una stanza di 4 metri per 4 che dà sul cortile di San Damaso, con una finestra, un letto, un crocefisso e i servizi igienici. Domenica scorsa è stato portato a messa, senza le manette ai polsi e scortato da due gendarmi. Da qualche giorno gli è permesso di leggere i giornali. [Ansaldo, Rep]

• La moglie e i tre figli di Paolo Gabriele abitano lì a pochi metri dalla Gendarmeria dov’è è recluso da due settimane. [Galeazzi, Sta]