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 2012  giugno 06 Mercoledì calendario

Perquisiti casa e ufficio di Gotti Tedeschi

• L’abitazione piacentina e l’ufficio milanese di Ettore Gotti Tedeschi, fino al 24 maggio scorso presidente dello Ior, sono stati perquisiti ieri mattina nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Napoli sugli appalti Finmeccanica. Gotti Tedeschi non è indagato. Poco dopo la conclusione delle perquisizioni i magistrati lo hanno ascoltato come persona informata dei fatti. Il colloquio è durato circa tre ore ed è terminato intorno alle sei della sera. Spiega Del Porto su Rep: «Ad attirare l’attenzione investigativa sono stati i rapporti tra l’ex numero uno dello Ior e Giuseppe Orsi, il presidente di Finmeccanica sotto inchiesta a Napoli con l’ipotesi di corruzione internazionale nel capitolo che prende in esame l’appalto del 2010 sui dodici elicotteri militari targati Agusta e venduti al governo indiano. Nelle perquisizioni, delegate dai pm ai militari del Noe, gli inquirenti cercavano presumibilmente documenti riconducibili a Orsi e ai dettagli di quella operazione finanziaria. Gotti Tedeschi e il presidente di Finmeccanica si conoscono praticamente da sempre. Sono entrambi di Piacenza, hanno la stessa età. Entrambi lavorano nel mondo dell’alta finanza. E da alcuni elementi acquisiti durante la prima fase delle indagini, che ha portato i magistrati napoletani fino in Svizzera, sono emersi gli spunti relativi ad una corrispondenza tra i due che avrebbe riguardato anche le vicende al centro dell’inchiesta. Da qui la scelta di disporre la perquisizione».

• L’indagine della Procura di Napoli ha portato all’arresto – il 16 aprile scorso – del faccendiere ex editore dell’Avanti Valter Lavitola, accusato di corruzione internazionale. Già latitante e ricercato per estorsione, Lavitola rientrò a Napoli dall’Argentina. E si ritrovò a Poggioreale per le tangenti Finmeccanica. Dieci milioni di euro versati dall’allora amministratore delegato di AgustaWestland, oggi ad Finmeccanica, Giuseppe Orsi, anche alla Lega Nord, sponsor della sua scalata ai vertici della holding pubblica. In sostanza, foraggiando anche gli interlocutori indiani, Agusta sarebbe riuscita a vendere dodici elicotteri all’India, anche grazie all’intermediazione (vietata in quel Paese) del faccendiere svizzero Guido Hasckhe. A chiamare in causa Orsi, è stato l’ex responsabile relazioni esterne di Finmeccanica, Lorenzo Borgogni. [Ruotolo, Sta]