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 2012  giugno 06 Mercoledì calendario

Spagna vicino al baratro, nessun accordo dal G7

• Ieri si sono riuniti in teleconferenza i ministri economici e i governatori delle banche centrali del G7 per discutere soprattutto della crisi delle banche spagnole, senza arrivare però a nessuna conclusione. Intanto da Madrid il ministro del Tesoro, Cristòbal Montoro, ha descritto una situazione ormai vicina alla crisi di liquidità per «l’accesso difficile ai mercati, proprio quando dobbiamo rifinanziare il debito». Il tasso sui bond spagnoli decennali è del 6,3% e il governo lo interpreta come una sfiducia dei mercati quasi insostenibile. Giovedì andranno all’asta due miliardi di euro di titoli del Tesoro spagnoli. Lo stesso Montoro ha lanciato un appello alle istituzioni europee perché aiutino la Spagna a ricapitalizzare le sue banche. Occorrono 40 miliardi di euro, secondo la stima del banchiere Emilio Botìn (Banco Santander). Il G7 ha evocato apertamente la prospettiva di una fuga dalle banche spagnole, un assalto agli sportelli da parte dei risparmiatori in preda al panico. [Rampini, Rep]

• Su Rep Rampini spiega che «tra la Spagna e la Germania è in atto un braccio di ferro, sotto lo sguardo costernato dell’Amministrazione Obama che giudica irresponsabili le lentezze europee. Il gioco della cancelliera Angela Merkel è questo: ha accennato alla disponibilità verso una sorta di unione bancaria europea, con un organo di vigilanza comune come lo auspica Draghi. Non però fino al punto da finanziare un’assicurazione europea sui depositi bancari (sul modello della Federal Deposit Insurance Co. americana), quella che metterebbe definitivamente al riparo i risparmiatori greci e spagnoli. In quanto agli aiuti alle banche spagnole, la Merkel e la Bundesbank continuano a bloccare aiuti diretti dalla Bce o dal fondo salva-Stati. Vogliono invece che sia il governo spagnolo a chiedere ufficialmente un piano di salvataggio alla troika – Commissione Ue, Bce, Fmi – come hanno già fatto in precedenza Grecia, Irlanda e Portogallo. Solo mettendosi sotto il commissariamento esterno, Madrid potrebbe attingere agli aiuti per la ricapitalizzazione delle sue banche. È proprio questa umiliazione politica, che il premier spagnolo Mariano Rajoy sta cercando di evitare».