Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Polistena (Reggio Calabria) 24 aprile 1947. Commercialista. Ex amministratore delegato della Gea, accusato di associazione a delinquere finalizzata all’illecita concorrenza tramite minacce e violenza privata, era finito sotto processo. I pm Luca Palamara e Maria Cristina Palaia avevano basato buona parte dell’accusa su un biglietto (subito ribattezzato dalla stampa “pizzino”) trovato il 9 marzo del 2006 sulla sua scrivania dal nucleo di polizia tributaria di Roma: «... È bene dire ai nostri collaboratori di non andare a sbandierare il nome di L. Moggi e così far presa sui giocatori, ma illustrare quale è la nostra organizzazione, senza minacciare nessuno come già avvenuto in passato...». Assolto in primo grado con sentenza confermata dalla Corte d’appello.
• È ancora un agente di primo piano (una sessantina di calciatori), ex procuratore di Francesco Totti. Secondo la banca dati Unire, al febbraio 2008, era proprietario di 89 cavalli da corsa, di cui 76 in attività.
• «Sono sempre stato vicino all’ambiente del calcio e quando nacque il mestiere di procuratore sportivo facevo l’allenatore e contemporaneamente ero titolare di uno studio commerciale. Pian piano cominciai a prendere qualche giocatore smettendo di fare il tecnico. Di sicuro le competenze da commercialista mi hanno agevolato».